Cina: “Riunificazione pacifica con Taiwan, anche in caso di Trump”

Marianna Perrone

Agosto 18, 2025

La Cina ha dichiarato la sua intenzione di perseguire una riunificazione pacifica con Taiwan, a seguito delle recenti affermazioni del presidente statunitense Donald Trump. Quest’ultimo ha rivelato che il presidente cinese Xi Jinping gli ha garantito che non ci saranno attacchi contro l’isola finché resterà in carica alla Casa Bianca. Il 15 gennaio 2025, Mao Ning, portavoce del Ministero degli Esteri cinese, ha ribadito la posizione ufficiale di Pechino, definendo la questione di Taiwan come un “affare interno” della Cina.

Le dichiarazioni ufficiali della Cina

Mao Ning ha risposto alle osservazioni di Trump sottolineando che la Cina è pronta a impegnarsi con “massimo impegno e sincerità” per una riunificazione pacifica. Tuttavia, ha anche affermato con fermezza che non sarà tollerato alcun tentativo di separare Taiwan dalla Cina. Questa posizione riflette il forte sentimento nazionale cinese riguardo alla sovranità e all’integrità territoriale, elementi che rimangono al centro della politica di Pechino. La Cina considera Taiwan una provincia ribelle e ha sempre dichiarato che non esiterà a utilizzare la forza, se necessario, per mantenere il controllo su di essa.

Il contesto delle relazioni tra Stati Uniti e Cina

Le relazioni tra Stati Uniti e Cina continuano a essere caratterizzate da tensioni e complessità. Le dichiarazioni di Trump rappresentano un tentativo di stabilire un dialogo con Pechino, ma la questione di Taiwan rimane una delle principali fonti di conflitto tra le due potenze. Gli Stati Uniti, pur mantenendo una politica di “una sola Cina”, hanno anche fornito supporto a Taiwan, inclusi armamenti e assistenza militare, contribuendo a creare un clima di incertezza nella regione. La posizione di Trump, sebbene possa apparire conciliatoria, non allevia le preoccupazioni di Pechino riguardo a un possibile allineamento di Taiwan con gli interessi americani.

Le implicazioni per la regione asiatica

La questione di Taiwan ha ripercussioni significative non solo per la Cina e gli Stati Uniti, ma anche per l’intera regione asiatica. Paesi come il Giappone e la Corea del Sud osservano con attenzione gli sviluppi, consapevoli che un conflitto in questo contesto potrebbe avere conseguenze devastanti e destabilizzanti. La stabilità della regione dipende in gran parte dalla capacità di gestire le tensioni e promuovere un dialogo costruttivo tra le parti coinvolte. La posizione di Pechino, che enfatizza la riunificazione pacifica, potrebbe rappresentare un’opportunità per avviare negoziati, ma solo se accompagnata da un reale impegno a rispettare le preoccupazioni di Taiwan e della comunità internazionale.

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