Ucraina: le richieste di Mosca per il dialogo e la pace nel conflitto

Marianna Perrone

Agosto 17, 2025

Vladimir Putin si è presentato al vertice di Anchorage, tenutosi nel mese di aprile 2025, con un chiaro vantaggio strategico. La sua capacità di muoversi liberamente, nonostante il mandato di arresto internazionale emesso dalla Corte Penale Internazionale, ha messo in evidenza la sua posizione dominante. Gli Stati Uniti, infatti, non riconoscono la legittimità di tale mandato, permettendo al presidente russo di partecipare senza restrizioni.

Posizione di putin sul conflitto in ucraina

Durante l’incontro, Putin non ha avanzato nuove proposte, mantenendo ferma la sua posizione riguardo al conflitto in Ucraina. La sua strategia si concentra sull’assenza di un cessate il fuoco, considerato troppo instabile. Invece, ha enfatizzato la necessità di un accordo globale che possa garantire il controllo russo su tutto il Donbass. Questo implica la richiesta del ritiro delle truppe ucraine dalla parte restante della repubblica separatista di Donetsk, mentre la repubblica di Luhansk è già sotto il controllo di Mosca.

Strategia russa lungo il fiume dnipro

Putin ha delineato anche l’intenzione di congelare la linea del fronte lungo il fiume Dnipro, stabilendo una situazione di stallo nelle aree parzialmente occupate di Kherson e Zhaporizha, nel sud dell’Ucraina. Queste regioni ospitano la più grande centrale nucleare d’Europa, un fattore che aggiunge ulteriore tensione alla situazione. La strategia russa, quindi, si basa sulla stabilizzazione delle posizioni attuali piuttosto che sulla ricerca di una risoluzione pacifica immediata, evidenziando il rischio di un conflitto prolungato e complesso.

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