Domenica 17 agosto 2025, la Serbia è nuovamente teatro di violenti scontri tra manifestanti e forze di polizia. Le tensioni, che hanno preso piede negli ultimi giorni, hanno raggiunto un livello critico, coinvolgendo centinaia di giovani in diverse città , tra cui la capitale Belgrado e Valjevo, a circa 100 chilometri di distanza.
Manifestazioni e scontri a Valjevo
Nella città di Valjevo, un gruppo di manifestanti ha preso d’assalto la sede del Partito Progressista Serbo, lanciando razzi e incendiando gli uffici. Con il volto coperto e slogan contro il presidente Aleksandar Vucic, i giovani hanno dato vita a una protesta che è rapidamente degenerata in violenza. Le forze di polizia, chiamate a contenere la situazione, hanno risposto con lacrimogeni e cariche per disperdere la folla. La tensione è palpabile, con i manifestanti che hanno reagito lanciando bottiglie e pietre, creando un clima di caos e paura.
Le violenze si estendono a Belgrado
Parallelamente agli eventi di Valjevo, anche a Belgrado si sono registrati scontri significativi. Qui, i manifestanti hanno incendiato cassonetti e bloccato strade, mentre la polizia ha tentato di ripristinare l’ordine utilizzando gas lacrimogeni. Le immagini che giungono dalla capitale mostrano una città in subbuglio, con le forze dell’ordine impegnate a fronteggiare una situazione sempre più esplosiva. La popolazione, stanca delle promesse non mantenute e della crescente insoddisfazione verso il governo, ha trovato nella protesta un modo per esprimere il proprio malcontento.
Contesto delle manifestazioni
Questi eventi non sono isolati, ma parte di un movimento più ampio che ha preso piede in Serbia negli ultimi mesi. Le manifestazioni sono state alimentate da una serie di fattori, tra cui la corruzione politica, l’inefficienza del governo e le preoccupazioni per la libertà di espressione. Molti cittadini, in particolare i giovani, si sentono frustrati dalla mancanza di opportunità e dalla stagnazione economica. La risposta del governo, percepita come inadeguata, ha ulteriormente alimentato il risentimento, portando a un’escalation delle manifestazioni.
Le autorità serbe stanno monitorando la situazione con attenzione, consapevoli che la violenza potrebbe avere ripercussioni a lungo termine sulla stabilità del paese. Il governo di Vucic si trova di fronte a una sfida significativa, mentre cerca di mantenere il controllo in un clima di crescente discontento popolare. La situazione rimane tesa e incerta, con la possibilità di ulteriori scontri nelle prossime ore e giorni.