Da ormai 22 mesi, i familiari degli ostaggi rapiti a Gaza chiedono un intervento decisivo per riportare a casa i loro cari. In una dichiarazione rilasciata dal Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi israeliani, viene sottolineato il malcontento verso le recenti affermazioni del primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, e di altri membri del governo.
Il dolore delle famiglie
Le famiglie esprimono il loro dolore e la loro frustrazione, affermando: “Invece di ingannare l’opinione pubblica, diffondere voci e attaccare le famiglie dei rapiti, restituite i nostri cari attraverso un accordo e ponete fine alla guerra. Questa è l’unica richiesta del popolo israeliano, ed è l’unica scelta possibile”.
La responsabilità di Netanyahu
Il messaggio è chiaro: la responsabilità di riportare a casa gli ostaggi, rapiti dalla terra di Israele, ricade sulle spalle di Netanyahu. Le famiglie chiedono un’azione concreta e immediata, sottolineando che i loro cari sono stati presi mentre si trovavano nel territorio israeliano e che la situazione attuale è insostenibile.
Un sentimento collettivo
Il Forum, quindi, si fa portavoce di un sentimento collettivo di angoscia e speranza, esortando il governo a prendere decisioni che possano porre fine a questa lunga e dolorosa vicenda. La richiesta di un accordo per la liberazione degli ostaggi è un tema centrale nel dibattito pubblico in Israele, e le famiglie continuano a lottare per far sentire la loro voce in un momento così difficile.