Vertice in Alaska: si registrano “progressi” ma il cessate il fuoco è assente

Egidio Luigi

Agosto 16, 2025

Sabato 16 agosto 2025, si è svolto un incontro cruciale tra il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il Presidente della Russia, Vladimir Putin, presso la base militare di Anchorage, in Alaska. Questo vertice ha segnato un momento significativo nel contesto della guerra in Ucraina, con entrambi i leader che hanno cercato di trovare un terreno comune per affrontare le tensioni attuali.

Il vertice tra Trump e Putin

L’incontro è iniziato con un faccia a faccia di dieci minuti, seguito da un colloquio ufficiale di quasi tre ore. Durante il vertice, i protocolli tradizionali sono stati infranti, con Putin che ha addirittura preso posto nella limousine di Trump, un gesto che potrebbe simboleggiare un tentativo di distensione tra le due potenze. Nonostante l’atmosfera di apertura, i dettagli specifici del colloquio non sono stati resi noti, ma entrambi i leader hanno espresso ottimismo riguardo ai possibili sviluppi futuri.

Putin ha descritto l’incontro come “costruttivo”, sottolineando l’importanza che Kiev e l’Unione Europea non ostacolino i progressi verso una risoluzione. Da parte sua, Trump ha affermato che “Vladimir preferisce un accordo complessivo”, suggerendo che entrambe le parti siano disposte a considerare compromessi per raggiungere la pace. Questo incontro si inserisce in una serie di sforzi diplomatici volti a fermare il conflitto che ha devastato l’Ucraina negli ultimi anni.

Le comunicazioni con Zelensky

In coincidenza con questo vertice, Trump ha avuto una lunga conversazione telefonica di un’ora e mezza con il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Durante il colloquio, Trump ha ribadito il suo impegno a lavorare per una soluzione pacifica e ha informato Zelensky della sua intenzione di massimizzare gli sforzi per raggiungere un accordo. Zelensky, che si prepara a volare a Washington lunedì, ha espresso il suo desiderio di partecipare attivamente alle trattative, evidenziando l’urgenza di una risoluzione della crisi.

L’ipotesi di un incontro trilaterale, che coinvolgerebbe anche altre nazioni, sta guadagnando sempre più attenzione. Le Nazioni Unite hanno lanciato un appello per una soluzione che rispetti la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina, sottolineando l’importanza di trovare un compromesso che soddisfi tutte le parti coinvolte.

Le reazioni internazionali

Dopo il vertice, Trump ha informato i leader europei durante una videochiamata, tra cui la Premier italiana Giorgia Meloni, sulla situazione attuale e sui progressi fatti durante l’incontro con Putin. Questo scambio di informazioni è fondamentale per mantenere una coesione tra gli alleati occidentali, che hanno un interesse diretto nella stabilità della regione e nella sicurezza dell’Ucraina.

Le reazioni internazionali al vertice sono state miste, con alcuni analisti che vedono segnali positivi di distensione, mentre altri rimangono scettici riguardo alla reale volontà di Putin di raggiungere un accordo duraturo. La comunità internazionale attende ora con interesse gli sviluppi futuri, sperando che questo incontro possa rappresentare un passo decisivo verso la pace nella regione.

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