Per tre giorni, dal 15 al 17 marzo 2025, la regione dell’Amazzonia ha ospitato un importante incontro organizzato dal gruppo minerario Vale, dal Centro brasiliano di relazioni internazionali (Cebri) e dall’organizzazione australiana The Global Foundation. Questo evento ha riunito leader del settore pubblico e privato, rappresentanti della società civile e membri della comunità internazionale per un dibattito approfondito sulle sfide legate ai cambiamenti climatici.
Il dibattito sulla sostenibilità a Carajás
La località di Carajás, situata nel Pará, è stata il palcoscenico di una tavola rotonda dedicata a temi di sostenibilità e innovazione. Durante l’evento, ha partecipato l’ambasciatore André Corrêa do Lago, consigliere del Cebri e presidente della COP30. I panel hanno affrontato questioni cruciali come la governance climatica globale, la decarbonizzazione dell’industria, il ruolo del settore privato, la conservazione delle foreste e il finanziamento per il clima. Questi temi sono stati al centro delle discussioni, evidenziando l’importanza di un approccio integrato per affrontare le sfide climatiche.
Il ruolo della transizione climatica
José Pio Borges, presente in rappresentanza del Cebri, ha sottolineato che la transizione climatica, oggetto di discussione durante l’incontro, richiede un’integrazione tra conoscenze tecniche e politiche pubbliche sia a livello locale che internazionale. Borges ha evidenziato come questo tema sarà centrale nell’agenda della COP30, affermando: “È un momento cruciale per il Brasile e per il mondo, un’opportunità per rafforzare il ruolo del Paese nella governance climatica globale”.
Il settore privato come catalizzatore di cambiamento
Gustavo Pimenta, CEO di Vale, ha messo in evidenza l’importanza del settore privato nella ricerca e nell’implementazione di soluzioni per affrontare la questione climatica. “È necessaria un’azione coordinata, coraggio politico e responsabilità imprenditoriale. Vale desidera essere un catalizzatore del dialogo tra il settore pubblico e quello privato”, ha dichiarato Pimenta, sottolineando l’importanza della collaborazione tra i vari attori coinvolti.
Verso la COP30 e oltre
Steve Howard, segretario generale della Global Foundation, ha descritto la COP30 come un punto di svolta sia per il Brasile che per il resto del mondo. Ha spiegato che la rete della Global Foundation promuove la collaborazione tra società civile, imprese e governi, con l’obiettivo di creare sinergie efficaci. Howard ha anche accennato alla possibilità che l’Australia possa essere candidata per ospitare la prossima conferenza, la COP31, evidenziando l’importanza di continuare il dialogo e la collaborazione a livello internazionale.
Questo incontro in Amazzonia rappresenta un passo significativo verso la costruzione di un futuro sostenibile, dove la cooperazione tra i vari settori sarà fondamentale per affrontare le sfide climatiche globali.