La Bolivia si prepara a vivere un evento cruciale con le elezioni generali fissate per il 17 agosto 2025, mentre il Paese affronta una delle crisi economiche più gravi della sua storia recente. La sinistra, rappresentata dal Movimento al Socialismo (Mas), sembra avviarsi verso una sconfitta che potrebbe rivelarsi storica, segnando il primo vero fallimento dopo vent’anni di predominio politico.
Situazione del partito di governo
Il partito di governo, fondato da Evo Morales, il primo presidente indigeno della Bolivia, è attualmente sull’orlo del collasso. Morales, che ha tentato di lanciarsi nuovamente in corsa per un quarto mandato, è stato costretto a condurre una campagna elettorale segreta, rifugiandosi nella giungla. La sua esclusione dalla competizione elettorale, decisa dalla giustizia per raggiunti limiti di mandato, ha portato a una profonda frattura all’interno del Mas. La lotta interna tra Morales e l’attuale presidente Luis Arce ha generato forti tensioni sociali, aggravate da un mandato di arresto per traffico di esseri umani e per aver avuto rapporti con una ragazza di 15 anni.
Strategia di Morales
Nonostante le avversità , Morales non si arrende e cerca di ottenere almeno una vittoria simbolica, puntando sulle schede bianche. “Se i voti nulli raggiungono il 25% – ha dichiarato – significa che avrò vinto io”. Questa strategia riflette la volontà di contestare i risultati elettorali, qualora non dovessero andare a suo favore.
Previsioni elettorali
I sondaggi indicano un possibile ballottaggio a destra per il mese di ottobre, un evento senza precedenti nella storia boliviana. Secondo un’indagine condotta da AtlasIntel, l’ex presidente conservatore Jorge Quiroga, rappresentante del partito Libertad y Democracia, guida le intenzioni di voto con il 22,3%. A seguire, Samuel Doria Medina di Unidad Nacional si attesta al 18%. Andrónico Rodriguez, attuale presidente del Senato e figura di mediazione tra le diverse fazioni del Mas, si posiziona al quarto posto con l’11,4%, superato dai voti bianchi e nulli. Eduardo Del Castillo, sostenuto da Arce, si colloca dopo gli indecisi con l’8,1%. Se queste tendenze dovessero confermarsi, le elezioni per la presidenza, i 36 seggi del Senato e i 130 della Camera dei Deputati rappresenterebbero una vera e propria inversione di rotta rispetto ai risultati superiori al 50% ottenuti dal Mas negli ultimi vent’anni.
Crisi economica in Bolivia
L’attenzione della popolazione boliviana è rivolta principalmente alla crisi economica. Negli anni passati, il Paese ha beneficiato di un boom delle materie prime, con un notevole incremento delle esportazioni e una crescita economica sostenuta. Tuttavia, da circa un anno, la Bolivia deve affrontare gravi difficoltà , come la scarsità di riserve in dollari, la penuria di carburante, il deprezzamento della moneta e un’inflazione che si attesta attorno al 25%. Questi problemi si sommano a una serie di sfide che mettono a dura prova la stabilità economica del Paese.