Dopo un incontro inaspettato sulla pista dell’aeroporto di Anchorage, in Alaska, si è svolto un evento significativo tra Donald Trump e Vladimir Putin. I due leader, invece di utilizzare i rispettivi mezzi ufficiali, hanno scelto di salire insieme sulla “Beast”, l’iconica auto presidenziale statunitense, per raggiungere il luogo del summit. Questo tragitto, della durata di circa 10-15 minuti, ha visto i due leader viaggiare senza interpreti o consiglieri, a bordo solo con l’autista e un agente di sicurezza. Durante il percorso, Putin, seduto sul sedile posteriore a sinistra, è stato immortalato mentre sorrideva, mentre Trump occupava il lato destro dell’abitacolo.
Una scelta inusuale per la diplomazia
La decisione di condividere lo stesso veicolo rappresenta un’eccezione notevole nel contesto delle relazioni diplomatiche, specialmente tra i capi di Stato di due superpotenze come gli Stati Uniti e la Russia. Tradizionalmente, ogni leader utilizza il proprio mezzo di trasporto ufficiale, il che rende questa scelta ancora più sorprendente. Si segnala che sulla pista fosse presente anche la limousine Aurus, di fabbricazione russa, destinata a Putin, ma è rimasta inutilizzata. Questo gesto potrebbe essere interpretato come un segnale di apertura nei rapporti tra i due paesi, ma solleva anche interrogativi su cosa si siano detti durante quei brevi momenti di riservatezza.
Nel 2018, Trump aveva tentato di realizzare un gesto simile con il leader nordcoreano Kim Jong Un, ma i suoi consiglieri lo avevano dissuaso, evidenziando i potenziali rischi per la sicurezza e la singolarità della situazione. La scelta di Anchorage come luogo per questo incontro, quindi, potrebbe essere vista come una mossa simbolica di grande rilevanza, destinata a suscitare interesse e speculazioni.
La tecnologia della “beast”
La “Beast” non è solo una limousine di alta classe; è un sofisticato veicolo progettato per garantire la massima sicurezza ai suoi occupanti. Tra le sue caratteristiche principali, vi sono vetri antiproiettile in policarbonato spessi 15 centimetri, pneumatici rinforzati in kevlar in grado di resistere anche a esplosioni, e un serbatoio protetto da schiuma antincendio. Queste specifiche rendono la “Beast” un mezzo in grado di affrontare qualsiasi minaccia.
A bordo, il veicolo è equipaggiato con serbatoi di ossigeno per proteggere gli occupanti da attacchi chimici e un frigorifero contenente scorte di sangue compatibili con il presidente, insieme a forniture mediche di emergenza. I sistemi di comunicazione criptati garantiscono collegamenti costanti con il Pentagono e il vice-presidente, trasformando l’auto in un vero e proprio centro di comando mobile. Questa combinazione di sicurezza e tecnologia avanzata è fondamentale per la protezione del presidente e dei leader in visita, specialmente in contesti delicati come quello di un summit tra grandi potenze.