Il leader di Hezbollah avverte: il disarmo potrebbe scatenare una guerra civile

Egidio Luigi

Agosto 15, 2025

Il 15 agosto 2025, il leader di Hezbollah, Naim Qassem, ha lanciato un allarme riguardo alla decisione del governo libanese di disarmare il movimento sciita entro la fine dell’anno. Durante un discorso trasmesso dalla televisione Al Manar, Qassem ha dichiarato che tale azione potrebbe innescare una guerra civile, avvertendo che il governo sta di fatto “consegnando il Libano a Israele“.

La posizione di Hezbollah è chiara: Qassem ha ribadito che il gruppo è pronto a “dare battaglia” per proteggere il proprio arsenale. Il discorso è stato pronunciato dopo un incontro con un alto ufficiale della sicurezza dell’Iran, che è considerato il principale sostenitore di Hezbollah. Questo incontro potrebbe indicare un tentativo di rafforzare i legami tra il movimento e il suo alleato iraniano in un momento di crescente tensione in Libano.

Le implicazioni della decisione del governo libanese

La scelta del governo di disarmare Hezbollah ha suscitato preoccupazioni significative tra i membri del movimento e i suoi sostenitori. La possibilità di una guerra civile è un tema ricorrente nei discorsi di Qassem, il quale ha sottolineato come la mossa del governo possa destabilizzare ulteriormente il già fragile equilibrio politico del Libano. La storia recente del paese è segnata da conflitti interni e tensioni settarie, rendendo questa situazione particolarmente delicata.

Hezbollah, che ha svolto un ruolo cruciale nella lotta contro l’occupazione israeliana e nella difesa del Libano, percepisce il disarmo come una minaccia esistenziale. La retorica di Qassem suggerisce che il movimento è pronto a mobilitare le proprie forze per contrastare qualsiasi tentativo di smantellamento del proprio arsenale. Questo scenario potrebbe portare a un’escalation di violenze e scontri armati, con conseguenze devastanti per la popolazione civile.

La decisione del governo libanese, che è stata vista come un tentativo di placare le pressioni internazionali, potrebbe rivelarsi controproducente. L’operato del governo è spesso influenzato da dinamiche interne ed esterne, e il supporto di Hezbollah è ancora significativo tra una parte della popolazione libanese. La reazione della comunità internazionale, in particolare degli Stati Uniti e dei loro alleati, sarà fondamentale per determinare l’evoluzione della situazione.

Il contesto geopolitico e le relazioni con l’Iran

Il legame tra Hezbollah e l’Iran è un aspetto cruciale da considerare in questa crisi. L’Iran ha fornito supporto politico, militare ed economico a Hezbollah, rendendolo un attore chiave nel panorama geopolitico della regione. L’incontro tra Qassem e il funzionario iraniano potrebbe indicare un rafforzamento delle relazioni, con l’Iran pronto a sostenere Hezbollah in caso di conflitto.

La posizione dell’Iran in Medio Oriente è complessa, e il sostegno a Hezbollah rappresenta una parte della sua strategia per esercitare influenza nella regione. La tensione tra Iran e Israele è già alta, e un conflitto in Libano potrebbe avere ripercussioni su scala più ampia, coinvolgendo altri attori regionali e internazionali.

In questo contesto, il futuro del Libano appare incerto. Le dinamiche interne, le pressioni esterne e il ruolo di Hezbollah continueranno a influenzare la stabilità del paese. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, consapevole che una guerra civile in Libano avrebbe conseguenze devastanti non solo per il paese, ma per l’intera regione.

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