Il caldo estivo ha spinto circa 400 persone a Berlino a sfidare il divieto di balneazione nei fiumi, tuffandosi nel fiume Sprea. Questa iniziativa, avvenuta il 15 luglio 2025, è stata promossa dagli attivisti del gruppo Flussbad Berlin, che hanno voluto mettere in evidenza la necessità di rivedere una normativa che risale al 1925.
Una giornata di protesta e divertimento
Il sole splendente e i 29 gradi di temperatura hanno reso la giornata ideale per un’uscita in acqua. I partecipanti, indossando costumi da bagno, gonfiabili e cuffiette, si sono messi in fila per immergersi nel fiume, creando un’atmosfera di festa. “È fantastico, il tempo è perfetto, ci sono 29 gradi e l’acqua è molto piacevole. Mi piacerebbe farlo tutti i giorni dopo il lavoro”, ha dichiarato un partecipante entusiasta.
La manifestazione ha attirato l’attenzione su un tema cruciale: il divieto di balneazione che pesa su molti fiumi in aree urbane, dove gli abitanti cercano modi per rinfrescarsi durante le ondate di caldo. Gli attivisti sostengono che l’acqua del Sprea è sufficientemente pulita per permettere la balneazione, grazie ai moderni sistemi di depurazione che hanno migliorato la qualità dell’acqua negli ultimi anni.
Un appello alla revisione delle normative
L’iniziativa di Flussbad Berlin non è solo un atto di ribellione, ma anche un appello alle autorità locali affinché rivedano le normative relative alla balneazione nei fiumi. Con l’aumento delle temperature e la crescente urbanizzazione, la domanda di spazi acquatici accessibili è in forte crescita. Le metropoli, spesso soffocate dal cemento, necessitano di soluzioni che permettano ai cittadini di godere dell’acqua in sicurezza.
La protesta ha visto la partecipazione di famiglie, giovani e adulti, tutti uniti dalla voglia di rinfrescarsi e di rivendicare il diritto di utilizzare le risorse naturali della città . I manifestanti hanno sottolineato che, oltre a rappresentare un momento di svago, la balneazione nei fiumi può contribuire a migliorare la qualità della vita urbana, offrendo alternative sostenibili al tempo libero.
Berlino, quindi, si conferma un laboratorio di idee, dove la lotta per il diritto alla balneazione nei fiumi potrebbe segnare un cambiamento significativo nella gestione degli spazi pubblici e delle risorse idriche.