Arce invita i boliviani a esercitare il proprio diritto di voto democraticamente

Marianna Perrone

Agosto 15, 2025

A tre giorni dalle elezioni generali, il presidente della Bolivia, Luis Arce, ha preso una decisione inaspettata, sostituendo i vertici delle forze armate. Questo cambiamento arriva in un contesto di tensione, con i sostenitori dell’ex presidente Evo Morales che hanno manifestato preoccupazioni e minacce. Arce ha invitato la popolazione a risolvere “le divergenze in modo democratico nelle urne”, sottolineando l’importanza di un processo elettorale pacifico.

Chiamata al voto

Il presidente ha esortato i cittadini boliviani a recarsi alle urne domenica, affermando che solo attraverso il voto si potrà garantire una transizione “lunga, pacifica e democratica“. Questa chiamata al voto si inserisce in un clima di forte polarizzazione politica, in cui la figura di Morales continua a influenzare il panorama elettorale.

Esclusione di Morales

La situazione è ulteriormente complicata dalla recente esclusione di Morales dalla corsa elettorale, avvenuta a maggio per decisione della giustizia. Il leader storico del movimento contadino e indigeno ha inizialmente tentato di ostacolare il processo elettorale, con i suoi sostenitori che hanno bloccato le strade per diversi mesi. Tuttavia, nelle ultime settimane, la strategia di Morales sembra essersi evoluta: i suoi sostenitori sono stati invitati a contestare il voto o a lasciare la scheda elettorale in bianco, un gesto che potrebbe influenzare l’esito delle elezioni.

Pressioni interne ed esterne

In questo contesto, il governo di Arce si trova a dover affrontare non solo le sfide politiche interne, ma anche le pressioni esterne e le aspettative della comunità internazionale riguardo alla stabilità democratica in Bolivia. La prossima tornata elettorale rappresenta un momento cruciale per il paese, che si trova a un bivio tra continuità e cambiamento.

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