La polizia greca ha effettuato l’arresto di tre individui, di età compresa tra i 19 e i 27 anni, accusati di essere coinvolti in incendi dolosi nei pressi di Patrasso. L’emittente statale Ert ha riportato la notizia mentre i vigili del fuoco continuano le operazioni di spegnimento dei focolai, attivi da due giorni nell’unità periferica dell’Acaia, situata nel Peloponneso.
Incendi e evacuazioni
Il 22 agosto 2025, il rogo ha costretto all’evacuazione di oltre venti insediamenti, causando la distruzione di abitazioni e officine. Le fiamme hanno raggiunto i sobborghi di Patrasso, la terza città più grande della Grecia, aggravando la situazione già critica.
Dettagli sugli arresti
Secondo quanto riportato dall’Osservatorio Nazionale di Atene, gli incendi che hanno colpito il Paese negli ultimi giorni hanno devastato circa diecimila ettari di terreno. Nella sola unità periferica dell’Acaia, si stima che siano andati in fumo circa duemila ettari. La testata Kathimerini ha fornito ulteriori dettagli sull’accaduto. Tra i tre arrestati, due giovani sono accusati di aver appiccato un incendio nel sobborgo di Sichena, nei pressi di Patrasso. La polizia è riuscita a identificarli grazie a filmati e testimonianze oculari; uno dei due, un ragazzo di diciannove anni, avrebbe confessato la propria responsabilità . L’agenzia Ana-mpa ha riportato che durante le indagini è stata recuperata una bottiglia contenente un liquido infiammabile, attualmente in fase di analisi presso un laboratorio forense.
Misure governative contro gli incendi
Dal 2024, il governo conservatore di Nea Dimokratia ha implementato misure più severe contro gli incendi dolosi. Le nuove leggi prevedono pene fino a venti anni di reclusione e multe che possono raggiungere i 200.000 euro per coloro che vengono condannati per tali reati.