Il presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, ha recentemente espresso il suo sostegno al programma “Più Medici“, un’iniziativa avviata nel 2013 in collaborazione con il governo cubano. Questo programma, sospeso durante la presidenza di Jair Bolsonaro dal 2019 al 2022, è stato rilanciato con vigore all’inizio del terzo mandato di Lula, iniziato nel 2023.
Il contesto della questione
Durante un evento tenutosi a Goiana, nello stato di Pernambuco, il 14 marzo 2025, Lula ha affrontato la questione del programma in un contesto particolarmente teso. Solo il giorno prima, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti aveva annunciato la revoca dei visti a funzionari governativi di vari paesi, incluso il Brasile, in relazione alle missioni mediche cubane. Washington ha descritto tali missioni come un sistema in cui i professionisti della salute cubani vengono “affittati” a paesi terzi a prezzi elevati, mentre gran parte dei loro stipendi viene trattenuta dalle autorità cubane. Secondo la posizione statunitense, questo meccanismo arricchirebbe un regime “corrotto”, privando i cubani delle cure mediche fondamentali.
Le conseguenze della revoca dei visti
Tra i funzionari colpiti dalla revoca dei visti vi è Mozart Julio Tabosa Sales, segretario del Ministero della Salute brasiliano. Lula ha dichiarato che la revoca del visto di Tabosa è stata una diretta conseguenza del programma cubano. Ha sottolineato l’importanza di far comprendere agli Stati Uniti che la relazione con Cuba si basa su un rispetto reciproco, considerando il popolo cubano come vittima di un blocco durato 70 anni.
Critiche al blocco statunitense
Lula ha poi continuato a criticare il blocco statunitense, affermando che i cubani vivono in condizioni di miseria a causa di una politica che non ha giustificazione. “Gli Stati Uniti hanno intrapreso una guerra e hanno perso. È ora di accettare la sconfitta e permettere ai cubani di vivere in pace”, ha concluso Lula, sottolineando la necessità di una coesistenza pacifica e rispettosa tra le nazioni.