La ministra dell’Ambiente brasiliana, Marina Silva, ha confermato che la COP30 si svolgerà in Amazzonia. Durante un’intervista al programma “Bom dia, ministra” trasmesso da TV Brasil, ha assicurato che i Paesi a basso reddito avranno la possibilità di partecipare ai lavori che si terranno a Belém a costi accessibili, rispondendo così alle preoccupazioni sollevate riguardo l’aumento dei prezzi degli alloggi.
Impegno del governo per la cop30
Silva ha sottolineato l’impegno del governo nel garantire che tutte le delegazioni provenienti da Paesi vulnerabili possano accedere alla COP30 a tariffe sostenibili. Ha dichiarato: “È stato assicurato che tutte le delegazioni dei Paesi vulnerabili avranno prezzi accessibili per partecipare alla COP30“. Inoltre, ha aggiunto che si sta lavorando affinché anche la società civile possa partecipare, evidenziando l’importanza di creare condizioni favorevoli e prezzi equi per tutti.
Posti letto per le delegazioni
Il giorno precedente, il governatore del Pará, Helder Barbalho, ha annunciato che saranno messi a disposizione circa 2.320 posti letto per le delegazioni dei 196 Paesi che parteciperanno alla COP30, a condizioni agevolate. Questa iniziativa mira a garantire che anche le nazioni con minori risorse possano partecipare attivamente all’evento.
Dettagli sui costi dei posti letto
Per quanto riguarda le specifiche sui posti letto, le nazioni con minore potere d’acquisto potranno usufruire di 15 posti ciascuna, per un totale di 1.080 posti, con un costo compreso tra 100 e 200 dollari al giorno (da 540 a 1.080 real). D’altro canto, i Paesi con maggiori disponibilità finanziarie avranno a disposizione 10 posti letto ciascuno, per un totale di 1.240, al prezzo massimo di 600 dollari al giorno (3.200 real). Queste misure sono state adottate per garantire un accesso equo e inclusivo alla conferenza internazionale, che si preannuncia cruciale per affrontare le sfide ambientali globali.