Il piano di risposta all’emergenza per Haiti, lanciato dalle Nazioni Unite, ha ricevuto un finanziamento estremamente basso da parte della comunità internazionale, segnando un triste primato. Ulrika Richardson, coordinatrice dell’ufficio Onu a Port au Prince, ha dichiarato che dei 900 milioni di dollari previsti per l’assistenza umanitaria, solo il 9,2% è stato effettivamente finanziato fino ad oggi. Questo dato, reso noto durante una conferenza stampa a New York, evidenzia la grave situazione in cui versa l’isola caraibica.
Richardson, che ha recentemente concluso un mandato di tre anni in Haiti, ha espresso la sua frustrazione per la mancanza di risposte adeguate da parte della comunità internazionale di fronte all’emergenza. “Non ho parole per descrivere la situazione, abbiamo gli strumenti, ma la risposta non è all’altezza della gravità dell’emergenza”, ha affermato, sottolineando l’urgenza di un intervento più incisivo.
Le conseguenze del finanziamento insufficiente
Il ridotto finanziamento ha avuto ripercussioni dirette sull’operato della forza di intervento multinazionale, sostenuta dalle Nazioni Unite e guidata dal Kenya. Questa missione, attiva da un anno, ha faticato a ottenere risultati significativi nella lotta contro le gang che hanno preso il controllo di ampie aree del paese. Le incertezze circa la continuità della missione si intensificano, dato il contesto di violenza e instabilità.
Secondo i dati forniti dalle Nazioni Unite, nel solo 2025, oltre 3.100 persone sono state uccise a causa delle violenze legate alle gang. La situazione è ulteriormente aggravata da un numero crescente di sfollati, che ha raggiunto 1,3 milioni, e dalla crisi alimentare che affligge metà della popolazione haitiana. La mancanza di risorse adeguate per affrontare queste sfide rappresenta un ostacolo significativo per il progresso e la stabilità del paese.
Il ruolo della comunità internazionale
La comunità internazionale ha un ruolo cruciale nel sostenere Haiti in questo momento critico. Le dichiarazioni di Richardson evidenziano la necessità di un impegno maggiore da parte dei paesi donatori. La situazione attuale richiede non solo un aumento dei fondi per l’assistenza umanitaria, ma anche un’azione concertata per garantire la sicurezza e la stabilità nel paese.
Le Nazioni Unite hanno lanciato appelli per sensibilizzare l’opinione pubblica e stimolare una risposta più forte, ma la realtà dei fatti mostra che il sostegno rimane insufficiente. La comunità internazionale deve affrontare la sfida di mobilitare risorse e fornire assistenza concreta, non solo per alleviare le sofferenze immediate, ma anche per costruire un futuro più sicuro e prospero per il popolo haitiano.
La situazione in Haiti continua a richiedere attenzione e azioni decisive, mentre il paese affronta una delle crisi più gravi della sua storia recente.