Evo Morales alle presidenziali in Bolivia: strategia delle schede bianche

Egidio Luigi

Agosto 13, 2025

Evo Morales, ex presidente della Bolivia, ha fatto sentire la sua voce durante un comizio tenutosi a La Paz il 30 novembre 2025, in vista delle elezioni presidenziali che si svolgeranno domenica. Con una provocazione, ha affermato: “Vi immaginate se i voti annullati arrivano al 25%? Significa che avrò vinto io”. Questa dichiarazione arriva dopo la sua esclusione ufficiale dalla competizione elettorale, avvenuta a maggio per decisione della giustizia.

Strategie di voto e contesto elettorale

In un primo momento, Morales aveva cercato di incoraggiare un boicottaggio delle elezioni, ma a pochi giorni dal voto ha cambiato strategia, esortando i suoi sostenitori a annullare il proprio voto o a optare per schede bianche. La sua posizione si inserisce in un contesto elettorale piuttosto competitivo, in cui i candidati di destra sembrano dominare i sondaggi.

Dati attuali e candidati in corsa

I dati attuali vedono in testa l’imprenditore Samuel Doria Medina, con oltre il 21% delle preferenze, seguito dall’ex presidente Jorge Quiroga, che si attesta intorno al 20%. Al di sotto del 10% si trovano i candidati di sinistra, tra cui il presidente del Senato, Andrónico Rodríguez, e l’ex ministro dell’Interno, Eduardo del Castillo, sostenuto dal governo.

Preoccupazioni di Morales e visione politica

Morales ha espresso preoccupazione per un possibile ballottaggio tra i due candidati di destra, definendolo “un risultato illegittimo”. Ha sottolineato che in queste elezioni non esiste un candidato che rappresenti realmente il popolo boliviano. “C’è il rischio di una democrazia senza il popolo, senza la Bolivia profonda, senza il movimento indigeno e senza il movimento popolare“, ha dichiarato, evidenziando la sua visione di inclusione e rappresentanza.

Situazione politica attuale in Bolivia

La situazione politica in Bolivia si fa sempre più complessa, con Morales che continua a influenzare il dibattito pubblico nonostante la sua esclusione dalle elezioni. La tensione cresce in vista di un’elezione che potrebbe segnare un punto di svolta per il paese, con le forze di destra pronte a contendersi il potere e l’ombra del leader indigenista che aleggia sul processo elettorale.

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