Due F-35 italiani effettuano la prima intercettazione di jet russi in Estonia

Marianna Perrone

Agosto 13, 2025

Due aerei F-35 italiani hanno effettuato un decollo dall’Estonia il 13 agosto 2025, rispondendo a un’incursione di aerei russi nel contesto della missione di pattugliamento aereo della NATO. Questa operazione, annunciata dal Comando aereo dell’Alleanza Atlantica, segna un importante passo nell’impegno della NATO per la sicurezza dello spazio aereo europeo.

La missione di pattugliamento aereo della nato

La missione di pattugliamento aereo della NATO, di cui fanno parte i due F-35 italiani, è attiva da diversi anni e ha come obiettivo principale la sorveglianza e la difesa dello spazio aereo degli stati membri. Il distaccamento della Task Force Air – 32nd Wing, situato presso la base aerea di Amari, è stato messo in stato di allerta rapida, garantendo la prontezza operativa 24 ore su 24 e sette giorni su sette. Questa iniziativa dimostra la determinazione dell’Alleanza a proteggere i propri membri da eventuali minacce, in particolare in un contesto geopolitico sempre più teso.

La presenza di aerei da combattimento, come gli F-35, rappresenta un deterrente significativo, poiché questi velivoli sono dotati delle più moderne tecnologie di avvistamento e attacco. La loro capacità di operare in scenari complessi e di interagire con altri sistemi di difesa aerea rende la NATO un attore chiave nella stabilità della regione.

Il contesto geopolitico

L’operazione del 13 agosto si inserisce in un contesto di crescente tensione tra la NATO e la Russia. Negli ultimi anni, Mosca ha intensificato le sue attività militari nei pressi dei confini della NATO, portando a un aumento delle operazioni di sorveglianza e pattugliamento da parte dell’Alleanza. Le incursioni aeree russe sono state oggetto di particolare attenzione, poiché rappresentano una sfida diretta alla sicurezza degli stati membri.

In questo scenario, la risposta della NATO, attraverso il dispiegamento di aerei come gli F-35, non solo serve a garantire la sicurezza dei cieli europei, ma invia anche un messaggio chiaro a Mosca: l’Alleanza è pronta a proteggere i propri membri e a rispondere a qualsiasi provocazione. Questo approccio proattivo è essenziale per mantenere la stabilità nella regione e per dissuadere ulteriori aggressioni.

Le operazioni di pattugliamento aereo della NATO, quindi, non sono solo una misura difensiva, ma anche un elemento strategico fondamentale per affrontare le sfide contemporanee e future in un contesto internazionale in continua evoluzione.

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