Brasile: attivista femminista accusata di transfobia riceve asilo nell’Unione Europea

Egidio Luigi

Agosto 11, 2025

Una causa per transfobia, promossa dalla deputata transgender brasiliana Erika Hilton, ha fornito il fondamento per la richiesta di asilo politico dell’influencer femminista Isabella Cêpa in un Paese dell’Europa orientale. Questo caso ha avuto inizio nel 2020, quando Cêpa ha espresso critiche sui social riguardo all’elezione di Hilton al Consiglio comunale di San Paolo. In quel periodo, l’influencer aveva pubblicato un post in cui contestava il fatto che la donna più votata della megalopoli fosse “un uomo”, riferendosi alla sua identità di genere.

Il contesto legale della causa

In risposta alle dichiarazioni di Cêpa, Erika Hilton, esponente del Partito Socialismo e Libertà (Psol), ha avviato una causa per transfobia ai sensi della Legge antirazzismo, in vigore in Brasile dal 1989. Questa legge è stata concepita per proteggere le persone da discriminazioni basate sull’identità di genere e sull’orientamento sessuale. La causa ha attirato l’attenzione dei media e ha sollevato un ampio dibattito sulla transfobia e i diritti delle persone transgender nel Paese.

Il viaggio di Isabella Cêpa

Dopo l’inizio del procedimento legale, Isabella Cêpa ha deciso di lasciare il Brasile, viaggiando attraverso diverse nazioni europee. Alla fine, ha formalizzato la sua richiesta di protezione internazionale, un processo che è stato gestito dall’Agenzia dell’Unione Europea per l’Asilo. Questo processo si è concluso in un mese, evidenziando l’urgenza e la serietà della situazione di Cêpa.

Il segreto della concessione di asilo

Per motivi di sicurezza, il Paese che ha accolto Cêpa non è stato rivelato. Questa scelta si inserisce in un contesto più ampio di protezione per le persone che affrontano minacce a causa della loro identità di genere. La situazione di Cêpa ha messo in luce le sfide che le persone transgender devono affrontare non solo in Brasile, ma anche a livello globale, dove la discriminazione e la violenza contro di loro sono ancora diffuse.

La causa di Erika Hilton

Nel frattempo, la causa intentata da Hilton ha subito un’evoluzione. Dopo essere stata archiviata presso il tribunale di San Paolo, è stata riaperta e attualmente è sotto la supervisione della Corte Suprema, guidata dal giudice Gilmar Mendes. Questo sviluppo rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la transfobia e potrebbe avere ripercussioni significative sulla legislazione riguardante i diritti delle persone transgender in Brasile.

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