Aumenta la protesta contro Airbnb in Belgio, nuove restrizioni a Ostenda

Marianna Perrone

Agosto 11, 2025

Quando l’estate si avvicina, la città di Ostenda, situata sulla costa del Mare del Nord, vive una trasformazione notevole. Con una popolazione di circa 72 mila abitanti, durante la stagione estiva la località balneare belga si riempie di turisti, raggiungendo oltre 200 mila presenze tra bagnanti e visitatori. Le lunghe file per gustare un cartoccio di frites o un cono di gelato diventano una scena quotidiana. Tuttavia, il sindaco John Crombez ha deciso di affrontare il crescente fenomeno del turismo ‘mordi e fuggi’, in particolare quello generato da piattaforme come Airbnb, adottando misure restrittive simili a quelle già attuate in altre città fiamminghe come Bruges, Gand, Bruxelles e Anversa.

Misure più severe per gli affitti turistici

In un’intervista rilasciata a Het Nieuwsblad, il sindaco ha comunicato che le nuove normative entreranno in vigore a breve, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei residenti e di contrastare la perdita di abitazioni dal mercato tradizionale. Le nuove regole prevedono l’equiparazione delle tasse per gli affitti brevi a quelle degli hotel, l’implementazione di divieti in alcune zone della città e l’introduzione di restrizioni sugli affitti a breve termine. “Airbnb non può essere una zona franca fiscale”, ha affermato Crombez, sottolineando l’importanza di garantire un equilibrio tra le esigenze dei turisti e quelle dei cittadini.

Controlli e registrazione obbligatoria

Questa iniziativa non è un caso isolato. Il governo regionale fiammingo ha già reso obbligatoria la registrazione di tutte le case vacanza, imponendo alle piattaforme di condividere i dati per identificare coloro che non seguono le regole. I Comuni stanno intensificando i controlli: a inizio anno, Bruges ha avviato verifiche approfondite per scoprire gli alloggi non registrati, minacciando azioni legali immediate contro i trasgressori. A Bruxelles, solo la settimana scorsa, le autorità fiscali hanno inflitto multe e richiesto pagamenti arretrati della tassa di soggiorno a centinaia di host. Secondo il quotidiano Le Soir, il recupero delle tasse non pagate per il 2022 potrebbe variare tra 1,5 e 2 milioni di euro, evidenziando l’importanza di queste misure per il bilancio comunale.

La situazione a Ostenda e nelle altre città fiamminghe mette in luce un trend crescente: la necessità di regolamentare il settore degli affitti turistici per garantire un equilibrio tra le esigenze dei turisti e il benessere dei residenti. Con l’implementazione di queste nuove normative, il sindaco Crombez mira a preservare l’identità della città e a migliorare la qualità della vita per tutti i suoi abitanti.

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