Il ministero degli Esteri del Brasile ha risposto con fermezza a un recente messaggio pubblicato dall’Ambasciata degli Stati Uniti a Brasilia, evidenziando un attacco alla sovranità del paese e alla sua democrazia. L’Itamaraty ha dichiarato che il Brasile non si piegherà a pressioni esterne, indipendentemente dalla loro origine. Questo scambio di dichiarazioni è avvenuto il 14 marzo 2025, quando il vice-segretario di Stato statunitense, Christopher Landau, ha descritto la relazione tra Brasile e Stati Uniti come un “vicolo cieco”, criticando il presunto “potere dittatoriale” esercitato dal giudice della Corte Suprema brasiliana, Alexandre de Moraes.
Reazioni della politica brasiliana
La ministra delle Relazioni Istituzionali, Gleisi Hoffmann, ha risposto duramente alle affermazioni di Landau, definendo il suo intervento un “gravissimo affronto” non solo al Brasile, ma anche alla Corte Suprema Federale. Hoffmann ha utilizzato il suo account ufficiale su X per chiarire che l’arroganza del sottosegretario statunitense non sarà tollerata. Ha ricordato che l’unico tentativo di usurpazione del potere in Brasile è stato quello attuato dall’ex presidente Jair Bolsonaro.
Hoffmann ha sottolineato che nessun potere costituzionale in Brasile si trova in una posizione di impotenza. Al contrario, ha affermato che le istituzioni brasiliane — Esecutivo, Legislativo e Giudiziario — hanno risposto con determinazione al tentativo di colpo di Stato avvenuto l’8 gennaio 2023. Questo evento ha visto un tentativo di sovversione da parte di sostenitori di Bolsonaro, che hanno cercato di destabilizzare il governo democraticamente eletto.
La ministra ha inoltre menzionato il “ricatto di Trump” e le sanzioni imposte contro il giudice Alexandre de Moraes e altri membri della Corte Suprema, evidenziando la resilienza delle istituzioni brasiliane di fronte a tali pressioni. La sua dichiarazione ha messo in luce la determinazione del Brasile a mantenere la propria sovranità e a difendere i principi democratici, nonostante le critiche e le interferenze esterne.
Il contesto delle relazioni tra Brasile e Stati Uniti
Il rapporto tra Brasile e Stati Uniti ha attraversato alti e bassi negli ultimi anni, complicato da divergenze politiche e ideologiche. La tensione è aumentata con l’arrivo al potere di Bolsonaro, le cui politiche hanno spesso suscitato preoccupazioni a livello internazionale. La situazione si è ulteriormente aggravata con la critica di funzionari statunitensi nei confronti della giustizia brasiliana e delle sue decisioni, in particolare riguardo a casi che coinvolgono figure politiche di spicco.
Il governo brasiliano, sotto la guida del presidente Luiz Inácio Lula da Silva, sta cercando di ripristinare l’immagine del paese sulla scena internazionale e di rafforzare la propria sovranità. La risposta dell’Itamaraty e delle autorità brasiliane a queste dichiarazioni americane dimostra un intento chiaro: difendere la democrazia e l’indipendenza del Brasile da ingerenze esterne. In un contesto globale sempre più complesso, il Brasile si trova a dover navigare tra le pressioni internazionali e le proprie dinamiche interne, cercando di mantenere un equilibrio tra cooperazione e rispetto della propria sovranità.