Due sopravvissute agli abusi perpetrati da Jeffrey Epstein hanno presentato una lettera a un tribunale, esprimendo la loro opposizione alla richiesta del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti di desecretare i documenti relativi al caso. Queste donne, che hanno scelto di rimanere anonime, hanno denunciato la mancanza di rispetto mostrata nei loro confronti sia dal presidente Donald Trump che dalla sua amministrazione. La notizia è stata riportata dalla CNN il 5 agosto 2025.
Le vittime e la gestione dei documenti
Le vittime hanno descritto la gestione dei documenti di Epstein come una “guerra politica”. Una di loro ha scritto: “Cari Stati Uniti, desidero che trattiate la questione dei ‘Epstein File’ con maggiore rispetto per le vittime. Non sono una pedina nella vostra guerra politica. Le vostre azioni mi tormentano ogni giorno, contribuendo a perpetuare questa storia all’infinito”. L’altra vittima ha sottolineato che le priorità del Dipartimento di Giustizia e dell’FBI sembrano concentrarsi esclusivamente sulla protezione degli “uomini facoltosi”.
Appello per la protezione delle vittime
Sebbene le lettere non richiedano esplicitamente al giudice federale Richard Berman di New York di mantenere segrete le trascrizioni, entrambe le donne hanno esortato il giudice a prendere tutte le misure necessarie per proteggere l’identità delle vittime. Questo appello evidenzia la continua lotta delle sopravvissute per ottenere giustizia e rispetto, mentre si trovano a fronteggiare un sistema che spesso sembra favorire i potenti.
Richieste di trasparenza e giustizia
La questione dei documenti di Epstein è tornata al centro dell’attenzione pubblica, con molteplici richieste di trasparenza e giustizia. Le vittime, pur rimanendo anonime, stanno cercando di far sentire la loro voce in un contesto in cui le loro esperienze sono state spesso messe da parte. La loro lettera rappresenta un tentativo di rivendicare il rispetto e la dignità che meritano, mentre si confrontano con le conseguenze di un passato traumatico.