Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno comunicato la fine dello stato d’emergenza bellica, in vigore dal 7 ottobre 2023. Questa decisione comporta l’annullamento dell’estensione obbligatoria del servizio di riserva per i soldati di leva regolare per ulteriori quattro mesi. L’annuncio prevede un alleggerimento del personale militare, che si tradurrà in una riduzione dell’esercito regolare già nelle prossime settimane.
Decisioni recenti dell’esercito israeliano
Secondo quanto riportato dal media Ynet, l’esercito israeliano ha reso nota la decisione a pochi minuti da una forte dichiarazione proveniente dall’entourage del premier Benjamin Netanyahu. Quest’ultimo ha messo in discussione l’operato del capo di stato maggiore Eyal Zamir, suggerendo che, se non è d’accordo con l’occupazione di tutta Gaza, dovrebbe dimettersi. Attraverso un post sull’account X delle IDF, è stata comunicata la decisione di Zamir di ridurre il personale di circa una compagnia per ogni battaglione regolare. Inoltre, decine di soldati saranno trasferiti nei battaglioni di riserva, come già avvenuto in passato. A questi riservisti, le IDF hanno garantito un alleggerimento del carico operativo nei prossimi mesi, dopo oltre un anno di servizio attivo dall’inizio del conflitto.
Misure per le unità speciali
Un’altra importante decisione presa da Zamir nelle ultime 24 ore riguarda le unità speciali e i reparti d’élite. È stata annullata la richiesta per i combattenti di estendere il loro servizio in carriera oltre quanto stabilito al momento dell’arruolamento. L’esercito ha dichiarato su X che queste scelte sono state fatte dal capo di stato maggiore per garantire la qualità del servizio dei combattenti e rafforzare i loro diritti, in considerazione del loro contributo alle IDF e allo Stato di Israele. L’attuazione di queste misure è vista come un modo per preservare la capacità operativa delle unità speciali, mantenere l’esperienza e la professionalità dei combattenti e migliorare le loro condizioni.
Critiche e preoccupazioni
Questa decisione arriva in un contesto di crescenti critiche riguardo al carico di lavoro eccessivo che i soldati devono affrontare, in un periodo caratterizzato da un aumento dei suicidi tra i militari in servizio regolare e tra i riservisti. La situazione ha sollevato preoccupazioni sia tra le famiglie dei soldati sia tra l’opinione pubblica, sottolineando l’importanza di tutelare il benessere dei membri delle Forze di Difesa Israeliane.