Da Trump a JD Vance: l’attrazione dei repubblicani per Sydney Sweeney e il suo stile

Egidio Luigi

Agosto 5, 2025

Nonostante l’imposizione di dazi al 15%, gli Stati Uniti continuano a importare i prodotti di punta del made in Italy. Tra queste delizie, dopo il vino e il parmigiano, si aggiunge un altro grande classico: la polemica. Questa volta, il focus è sulla controversa pubblicità di un marchio di jeans, che ha sollevato un acceso dibattito negli Stati Uniti. La controversia si concentra sulla campagna pubblicitaria del marchio American Eagle, con protagonista l’attrice Sydney Sweeney, nota per il suo ruolo nella serie Euphoria. La pubblicità ha riacceso l’eterna discussione sull’interpretazione e l’uso di slogan provocatori, evocando ricordi di campagne passate.

Il caso di Sydney Sweeney e la campagna pubblicitaria

La vicenda ha preso piede quando Sydney Sweeney, originaria di Spokane, Washington, ha prestato la sua immagine per la campagna di American Eagle. In un video, Sweeney pronuncia la frase “Genes are passed down from parents to offspring, often determining traits like hair color, personality, and even eye color. My jeans are blue”, giocando sul doppio significato tra “genes” e “jeans”. Questa scelta linguistica ha scatenato una tempesta sui social media, dove la campagna è stata accusata di razzismo e di richiamare l’eugenetica. Le reazioni sono state polarizzanti: da un lato, i conservatori hanno difeso la campagna, mentre dall’altro, i progressisti hanno sollevato obiezioni. Questo episodio ha evidenziato come le polemiche pubblicitarie possano influenzare non solo l’immagine di un marchio, ma anche il clima politico e sociale.

Le reazioni politiche e sociali

L’eco della polemica ha raggiunto anche i vertici della politica statunitense. Il vice-presidente JD Vance ha commentato la situazione nel podcast conservatore Ruthless, suggerendo che i Democratici stiano esagerando nel criticare Sweeney e la campagna. Vance ha affermato che tali reazioni rappresentano un esempio di come molti Democratici siano ostili verso il “vero stile di vita americano”. Questa affermazione ha trovato sostegno tra i sostenitori del MAGA, che vedono in Sweeney una nuova icona del conservatorismo. La campagna pubblicitaria ha quindi assunto un significato più ampio, diventando un simbolo della battaglia culturale in atto negli Stati Uniti.

Il confronto con il passato

La polemica attuale non è un fenomeno nuovo. Già negli anni Ottanta, Brooke Shields aveva suscitato scalpore con una campagna per Calvin Klein, dove affermava “The secret of life lies hidden in the genetic code”. Anche allora, la linea tra provocazione e sessualizzazione era sottile. Oggi, la campagna di American Eagle sembra riproporre tematiche simili, con la differenza che il contesto sociale è cambiato radicalmente. Le reazioni alle pubblicità “woke” sono diventate un tema caldo nel dibattito pubblico, con marchi che si trovano a dover affrontare le conseguenze delle loro scelte comunicative.

Sydney Sweeney: un’icona controversa

Fino ad ora, Sydney Sweeney non era stata associata a una particolare affiliazione politica. Tuttavia, recenti scoperte sulla sua vita personale hanno rivelato che è registrata come repubblicana in Florida. Questo ha portato a speculazioni sul suo ruolo come nuova musa dei repubblicani. La sua famiglia, legata a tradizioni conservatrici, sembra contrapporsi all’immagine progressista di Hollywood. Sweeney ha cercato di distaccarsi da queste etichette, ma la sua recente campagna pubblicitaria ha riacceso l’interesse per il suo orientamento politico.

Le conseguenze commerciali della polemica

La campagna di American Eagle ha portato a un incremento delle vendite, dimostrando come le polemiche possano talvolta giovare a un marchio. Al contrario, campagne pubblicitarie percepite come “woke” hanno visto un calo delle vendite, come nel caso di Bud Light, che ha subito un boicottaggio dopo una campagna con un’influencer transgender. Questi eventi evidenziano l’importanza di una comunicazione sensibile e consapevole nel marketing, poiché le reazioni del pubblico possono avere un impatto significativo sulle performance commerciali.

La questione dei jeans e della loro pubblicità continua a suscitare dibattiti accesi, dimostrando che il mondo della moda e della pubblicità è intrinsecamente legato alle dinamiche sociali e politiche contemporanee.

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