Un gruppo di circa 600 ex funzionari della sicurezza israeliani, tra cui figure di spicco come ex capi delle agenzie di intelligence, ha inviato una lettera al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, per sollecitare un’immediata cessazione delle ostilità a Gaza. La notizia è stata riportata dalla BBC, che ha diffuso il contenuto della lettera. Secondo i firmatari, “è nostra convinzione professionale che Hamas non rappresenti più una minaccia strategica per Israele“. Essi hanno evidenziato come la credibilità di Biden possa influenzare positivamente le decisioni del governo di Netanyahu, invitandolo a porre fine al conflitto e a garantire il rilascio degli ostaggi.
Richiesta di cessazione delle operazioni militari
Un gruppo di circa venti ex alti funzionari della sicurezza israeliana ha pubblicato un video in cui esprime la necessità di interrompere le operazioni militari a Gaza, sottolineando che il numero delle perdite israeliane supera quello delle vittorie. Essi sostengono che il prolungamento dei combattimenti sia dovuto a motivazioni politiche piuttosto che a scelte strategiche militari. Tra i firmatari del video ci sono nomi illustri, come l’ex primo ministro e capo di stato maggiore Ehud Barak, e i suoi predecessori Moshe Ya’alon e Dan Halutz, oltre all’ex direttore dello Shin Bet Yoram Cohen.
Appello per un cessate il fuoco duraturo
Nel video, i funzionari affermano che i combattimenti avrebbero potuto concludersi molto tempo fa e chiedono un cessate il fuoco duraturo, accompagnato da un accordo completo per il rilascio degli ostaggi. Ami Ayalon, ex direttore dello Shin Bet, ha dichiarato: “Questa guerra è iniziata come una guerra giusta, ma una volta raggiunti gli obiettivi militari, ha perso il suo senso”. Ha avvertito che la continuazione del conflitto sta danneggiando la sicurezza e l’identità dello Stato di Israele. Ya’alon ha sottolineato la necessità di fermarsi e dire “fin qui e non oltre”, criticando il governo attuale per essere guidato da forze estremiste. Cohen ha aggiunto che, sebbene siano una minoranza, il loro potere politico è significativo.
Discussione al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
Il 5 agosto 2025, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà per discutere della situazione degli ostaggi ancora detenuti da Hamas a Gaza, su richiesta del ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar. Durante l’incontro, i membri del Consiglio voteranno su una risoluzione che richiede un cessate il fuoco e accesso umanitario illimitato a Gaza. Sa’ar ha sollecitato la convocazione dell’incontro dopo la diffusione di immagini di ostaggi visibilmente in condizioni critiche. Tuttavia, la riunione non risulta ancora nell’agenda online del Consiglio.
Situazione attuale a Gaza
Nel frattempo, fonti dell’Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa hanno riferito che tre persone sono state uccise in un bombardamento israeliano a Deir el-Balah, nella Striscia di Gaza centrale, come riportato da Al Jazeera. Inoltre, due palestinesi sono stati uccisi e oltre venti feriti vicino a un centro di distribuzione di aiuti umanitari nel sud di Gaza, secondo quanto comunicato dai servizi di emergenza locali. Dall’inizio della giornata, sei persone sono state uccise a causa degli attacchi israeliani, mentre il ministero della Sanità di Hamas ha reso noto che cinque adulti sono morti per fame o malnutrizione nelle ultime 24 ore. Il bilancio totale delle vittime legate alla denutrizione ha raggiunto quota 180, comprendendo 93 bambini. Tuttavia, le informazioni rimangono non verificabili, poiché Israele non consente l’ingresso a Gaza ai giornalisti internazionali e israeliani.