Il 1° agosto 2025, il quotidiano americano Politico ha rivelato che Elon Musk ha effettuato una donazione di 15 milioni di dollari a Donald Trump e ai repubblicani del Congresso. Questa iniziativa è avvenuta pochi giorni dopo un acceso confronto tra Musk e il presidente degli Stati Uniti. I media statunitensi interpretano questo gesto come un tentativo del fondatore di Tesla e SpaceX di ripristinare i rapporti con la Casa Bianca.
Il 27 giugno 2025, in un momento di tensione con Trump, Musk aveva già criticato i repubblicani per il loro sostegno a una legge di spesa proposta dal presidente, sostenendo che avrebbe aumentato il disavanzo pubblico. Solo un mese prima, Musk aveva annunciato la creazione di un nuovo partito politico, l’America Party, ma le recenti donazioni sembrano segnare un cambiamento di rotta significativo.
Le cifre delle donazioni
Secondo i documenti della Commissione elettorale federale citati da Politico, Musk ha effettuato le sue donazioni in due tranche: inizialmente ha versato 5 milioni di dollari a Maga Inc., un super PAC legato a Trump, e successivamente ha donato 10 milioni di dollari a due super PAC repubblicani, il Senate Leadership Fund e il Congressional Leadership Fund, per aiutarli a mantenere il controllo del Congresso. Queste azioni sono avvenute in un contesto di crescente conflitto tra Musk e Trump, rendendo le donazioni ancora più sorprendenti.
Un rapporto complesso
Nel 2024, Musk aveva investito 290 milioni di dollari per sostenere Trump e altri candidati repubblicani. Inizialmente, aveva ricoperto un ruolo di rilievo all’interno dell’amministrazione Trump, dirigendo il Doge, un’agenzia governativa dedicata all’efficienza. Tuttavia, a maggio 2025, Musk ha lasciato quella posizione, affermando di non voler più effettuare donazioni politiche. Dalla sua uscita dall’amministrazione, ha espresso critiche nei confronti di Trump, in particolare riguardo alla legge di spesa e alla gestione del caso Jeffrey Epstein. Nonostante abbia cancellato alcuni messaggi critici, ha continuato a esprimere il suo dissenso anche nel mese di luglio, rendendo le sue recenti donazioni ancora più inaspettate.
La situazione attuale suggerisce un tentativo di Musk di riavvicinarsi a Trump e ai repubblicani, dopo un periodo di critiche e distacco. La sua mossa potrebbe essere vista come una strategia per riacquisire influenza e stabilire un dialogo costruttivo con la Casa Bianca, in un contesto politico sempre più complesso e competitivo.