L’inviato speciale del presidente americano Donald Trump, Steve Witkoff, si prepara a recarsi in Russia dopo aver concluso la sua missione in Medio Oriente. Questa notizia è stata ufficializzata dal presidente stesso.
A Kiev, il bilancio dell’attacco
A Kiev, il bilancio di un recente attacco con missili e droni ha portato a undici vittime, tra cui un bambino di sei anni e sua madre, e 135 feriti, secondo quanto riportato da fonti ucraine. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito gli autori dell’attacco “terroristi russi” e ha esortato l’Occidente a esercitare pressione per un “cambio di regime” a Mosca. Anche Donald Trump ha commentato l’accaduto, definendo “disgustoso” il comportamento della Russia e promettendo che intraprenderà azioni concrete dopo aver inviato numerosi ultimatum al Cremlino, pur ammettendo che non è sicuro dell’efficacia delle sue misure: “Imporrò sanzioni, anche se non credo che a Putin importi”.
Le forze russe e la conquista di Chasiv Yar
Nel contesto di questi attacchi aerei, le forze russe continuano a guadagnare terreno sul campo di battaglia. Nelle ultime ore, il Ministero della Difesa russo ha annunciato la conquista della cittadina di Chasiv Yar, situata nella regione orientale di Donetsk, dopo un anno di intensi combattimenti. La caduta di Chasiv Yar potrebbe mettere in pericolo le città di Kramatorsk e Slovyansk, obiettivi strategici per il Cremlino in questa fase del conflitto. I vertici militari ucraini non hanno ancora commentato la notizia, mentre un portavoce di un’unità operante nella zona ha smentito le affermazioni russe, definendole una menzogna. Tuttavia, la situazione di Chasiv Yar era già critica a causa della scarsità di risorse e uomini, rendendo difficile mantenere le linee difensive.
Tensioni tra Trump e Medvedev
Le tensioni tra Donald Trump e l’ex presidente russo Dmitry Medvedev sono aumentate, segnalando la fine di una presunta luna di miele tra il presidente statunitense e Mosca, se mai fosse esistita. Trump ha risposto a un avvertimento di Medvedev, il quale aveva dichiarato su X che “ogni ultimatum degli Stati Uniti è un passo verso la guerra”. Trump ha replicato su Truth, avvertendo Medvedev di prestare attenzione a ciò che dice, poiché sta entrando in un “territorio molto pericoloso”. Medvedev ha risposto via social, affermando che se le parole dell’ex presidente russo suscitano una reazione così forte da parte di Trump, ciò dimostra che la Russia ha ragione e continuerà a seguire il proprio percorso. Ha anche invitato Trump a ricordare i suoi film preferiti sugli zombie e a considerare il pericolo rappresentato dalla leggendaria “mano morta”, un sistema sovietico in grado di lanciare missili nucleari in caso di eliminazione della leadership russa.
Raid notturni e attacchi a Kiev
Riguardo ai raid notturni tra mercoledì e giovedì sull’Ucraina, Zelensky ha denunciato un attacco diretto a un edificio civile nel quartiere di Svyatoshinsky, dove sono state registrate sei vittime, secondo il sindaco Vitali Klitschko. Il presidente ucraino ha riferito che i russi hanno lanciato oltre 300 droni e otto missili.
Colpiti anche altre regioni ucraine
Oltre a Kiev, le regioni di Sumy, Poltava, Mykolaiv e Dnipropetrovsk sono state colpite. Anche nella regione di Donetsk si segnalano un morto e undici feriti, secondo le autorità locali. Mentre il mondo attende di scoprire la portata delle sanzioni promesse da Trump contro la Russia, Zelensky ha espresso la speranza che “tutto ciò che viene attualmente dichiarato da America ed Europa sarà realizzato”. Ha sottolineato che Washington e gli alleati europei “hanno tutti gli strumenti” necessari per costringere Mosca a sedersi a un vero tavolo di negoziati. Zelensky ha anche avvertito che, se non si punta a un cambiamento di regime in Russia anche dopo la guerra, Mosca continuerà a cercare di destabilizzare i Paesi vicini. Come primo passo, ha chiesto di “confiscare” i capitali russi congelati nei Paesi occidentali.