Aumento dei prezzi a Belém per la Cop30: richiesta di cambio sede

Egidio Luigi

Agosto 1, 2025

In una manifestazione di forte disagio, le delegazioni provenienti da Paesi in via di sviluppo, inclusi quelli dell’Africa, degli Stati insulari e dell’America Latina, hanno espresso la loro insoddisfazione per i costi eccessivi degli hotel a Belém, in Brasile, in vista della COP30. L’ambasciatore André Corrêa do Lago, presidente della conferenza, ha confermato a ANSA che le richieste di alloggio nella città amazzonica sono diventate insostenibili. “I prezzi sono estorsivi“, ha dichiarato senza mezzi termini.

Situazione preoccupante

La situazione è preoccupante: Corrêa do Lago ha evidenziato che, mentre in altre città dove si sono svolte conferenze simili si è registrato un incremento dei prezzi tra il doppio e il triplo, a Belém si arriva a chiedere addirittura dieci o quindici volte il costo normale. Durante un incontro con l’Associazione dei Corrispondenti Esterni (AIE), ha sottolineato come questa realtà stia creando un clima di rivolta tra i Paesi meno sviluppati, che si trovano nell’impossibilità di partecipare a causa dei costi proibitivi. Le strutture ricettive, infatti, arrivano a richiedere fino a 700 dollari a notte, una cifra che molti considerano inaccettabile.

Impegno del governo brasiliano

L’ambasciatore ha anche messo in evidenza il grande impegno del governo brasiliano nel tentativo di persuadere gli hotel a ridurre le proprie tariffe. Tuttavia, ha chiarito che la legislazione locale non consente l’imposizione di limiti ai prezzi, lasciando così i gestori liberi di applicare tariffe che non riflettono la realtà economica di molti partecipanti. Questo scenario ha sollevato interrogativi sulla capacità di inclusione della conferenza, mettendo in luce le difficoltà che i Paesi in via di sviluppo devono affrontare per essere parte attiva nei dialoghi internazionali sul clima.

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