Corea del Nord: ‘Le relazioni tra Kim e Trump non sono negative’

Marianna Perrone

Luglio 29, 2025

Kim Yo-jong, sorella del leader nordcoreano Kim Jong-un, ha recentemente deciso di esprimere il proprio punto di vista su una questione delicata, escludendo la possibilità di colloqui sulla denuclearizzazione della Corea del Nord. In una dichiarazione rilasciata il 29 luglio 2025 a Pechino, Kim ha sottolineato che i rapporti tra suo fratello e il presidente americano Donald Trump “non sono cattivi”. Questa affermazione arriva in un momento in cui Trump continua a manifestare l’intenzione di ristabilire i contatti con il regime di Pyongyang, senza però ricevere segnali positivi in cambio.

Le dichiarazioni di Kim yo-jong

Durante il suo intervento, Kim Yo-jong, che ricopre un ruolo di spicco nel dipartimento Propaganda del Comitato centrale del Partito dei Lavoratori, ha chiarito la posizione del regime nordcoreano riguardo ai colloqui con gli Stati Uniti. Nonostante i legami personali tra Kim Jong-un e Donald Trump, la sorella del leader ha escluso categoricamente che ci possano essere trattative dirette dedicate alla denuclearizzazione del paese. Questo rifiuto potrebbe complicare ulteriormente le già tese relazioni tra Pyongyang e Washington, che cercano di trovare un terreno comune per affrontare le preoccupazioni internazionali legate al programma nucleare nordcoreano.

Kim ha anche fatto riferimento alla situazione interna della Corea del Nord, evidenziando come il regime stia affrontando sfide significative, ma mantenendo una posizione di fermezza nei confronti della comunità internazionale. Le sue parole riflettono la strategia del governo nordcoreano di non cedere alle pressioni esterne, continuando a perseguire i propri obiettivi senza compromessi.

Il contesto geopolitico attuale

Nel contesto attuale, le relazioni tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti rimangono estremamente fragili. La posizione di Kim Yo-jong è un chiaro indicativo della volontà del regime di mantenere il controllo sulla narrativa riguardante il proprio arsenale nucleare. La risposta di Pyongyang alle iniziative diplomatiche di Trump, che ha cercato di riavvicinarsi al leader nordcoreano, è stata sostanzialmente negativa. Questo scenario mette in evidenza le difficoltà che entrambe le parti affrontano nel tentativo di stabilire un dialogo costruttivo.

In un clima di crescente tensione, il futuro dei colloqui sulla denuclearizzazione appare incerto. Le affermazioni di Kim Yo-jong, quindi, non solo segnano una chiara posizione del regime, ma potrebbero anche influenzare le strategie politiche degli Stati Uniti e dei loro alleati nella regione. La questione della denuclearizzazione rimane uno dei temi più complessi e delicati della diplomazia internazionale, con implicazioni significative per la sicurezza globale.

Il ruolo di Kim yo-jong

Kim Yo-jong, oltre a essere la sorella di Kim Jong-un, è diventata una figura chiave nel panorama politico nordcoreano. Il suo ruolo nel dipartimento Propaganda le consente di avere un’influenza notevole sulla comunicazione del regime e sulla percezione pubblica, sia a livello nazionale che internazionale. Le sue dichiarazioni non sono mai casuali e tendono a riflettere la posizione ufficiale del governo.

La sua recente uscita pubblica potrebbe essere interpretata come un tentativo di rafforzare la legittimità del regime in un momento di crescente pressione internazionale. La Corea del Nord, infatti, si trova a fronteggiare sanzioni economiche e isolamento diplomatico, rendendo cruciale il sostegno interno e la coesione del partito. In questo contesto, Kim Yo-jong si presenta non solo come una voce del regime, ma anche come un simbolo della continuità della leadership nordcoreana.

×