Il 28 luglio 2025, fonti ufficiali dell’Unione Europea hanno chiarito la posizione dell’ente riguardo ai recenti negoziati con gli Stati Uniti in merito alla regolamentazione delle Big Tech e alla web tax. Durante le trattative, sia in ambito tecnico che politico, i rappresentanti europei hanno sottolineato l’importanza di mantenere l’autonomia normativa dell’Unione.
Posizione dell’unione europea sui negoziati
Le fonti Ue hanno specificato che non è stato raggiunto alcun accordo vincolante riguardo alla regolamentazione del settore digitale e alla tassazione dei servizi online, un tema che, secondo le stesse fonti, non rientra nelle competenze dell’Unione. Questa affermazione arriva in un contesto di crescente attenzione globale sui temi della digitalizzazione e della regolamentazione delle piattaforme tecnologiche. L’Unione Europea ha ribadito il suo impegno a proteggere il diritto di regolamentare, considerato un obiettivo fondamentale durante tutto il processo negoziale.
Il digital services act e il digital markets act
Le fonti hanno confermato che il Digital Services Act e il Digital Markets Act rimangono pilastri della strategia normativa dell’Unione Europea. Questi atti legislativi sono stati progettati per garantire un ambiente digitale più sicuro e competitivo, affrontando problematiche come la disinformazione e il monopolio delle grandi piattaforme. La Commissione Europea ha lavorato per assicurare che le normative siano sufficientemente robuste da affrontare le sfide emergenti del settore digitale, senza compromettere l’autonomia dell’ente.
In sintesi, i rappresentanti europei hanno messo in evidenza la determinazione dell’Unione nel mantenere il controllo sulla propria legislazione in materia digitale, rifiutando di cedere a pressioni esterne. Questo approccio riflette una strategia a lungo termine per garantire che l’Europa rimanga un leader nella regolamentazione delle nuove tecnologie, proteggendo al contempo i diritti dei cittadini e le pratiche commerciali eque.