Aiuti umanitari giungono a Gaza, ma la violenza continua: Papa Leone XIV chiede rispetto per i diritti umani

Marianna Perrone

Luglio 28, 2025

Lunedì 28 luglio 2025, il conflitto in Medioriente ha raggiunto il giorno 661. Dall’Egitto, decine di camion sono stati inviati a Gaza con carichi di aiuti umanitari per la popolazione in difficoltà. Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, ha comunicato una tregua temporanea di 24 ore per facilitare la distribuzione di cibo. Papa Leone XIV ha lanciato un nuovo appello per i “civili schiacciati dalla fame” nell’enclave palestinese, esortando a “rispettare il diritto umanitario”. Nonostante questa “pausa tattica” annunciata da Israele, almeno 62 persone sono state uccise a Gaza nelle ultime 24 ore, tra cui 34 che si trovavano in fila per ricevere cibo, come riportato da Al Jazeera.

Nel frattempo, la nave Freedom Flotilla, con a bordo attivisti, è stata fermata da Tel Aviv. Due italiani potrebbero rientrare a breve, poiché l’imbarcazione aveva come obiettivo quello di sfidare il blocco imposto da Israele e portare aiuti umanitari.

Arrivo di aiuti umanitari a Gaza

L’arrivo di decine di camion carichi di aiuti umanitari a Gaza rappresenta un segnale di speranza per la popolazione colpita dalla crisi. I convogli, provenienti dall’Egitto, hanno portato cibo, medicine e materiali essenziali per alleviare le difficoltà quotidiane degli abitanti. Le immagini mostrano lunghe file di persone in attesa di ricevere i beni di prima necessità, un chiaro indicativo della gravità della situazione.

La tregua di 24 ore annunciata dal ministro Saar ha permesso la distribuzione di cibo, ma la situazione rimane critica. Nonostante gli sforzi, il numero di vittime continua a salire, evidenziando la necessità di un intervento umanitario più ampio e duraturo. Le organizzazioni internazionali stanno monitorando la situazione, chiedendo un accesso continuo agli aiuti per garantire che le necessità fondamentali della popolazione vengano soddisfatte.

Appello di Papa Leone XIV

Il Pontefice ha rinnovato il suo appello per i civili di Gaza, esprimendo preoccupazione per la crescente crisi umanitaria. Durante un incontro pubblico, Papa Leone XIV ha sottolineato l’importanza di rispettare il diritto umanitario e di proteggere i più vulnerabili. Le sue parole hanno risuonato tra i fedeli e hanno attirato l’attenzione internazionale sulla situazione disperata di molti palestinesi.

Il Papa ha esortato i leader mondiali a trovare soluzioni pacifiche e a garantire che gli aiuti umanitari possano arrivare senza ostacoli. La sua posizione riflette una crescente pressione sulla comunità internazionale affinché si impegni attivamente per risolvere il conflitto e sostenere gli sforzi umanitari.

Posizione dell’Italia e del ministro Tajani

Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha dichiarato di aver avuto un colloquio con il ministro degli Esteri egiziano Abdelatty per discutere la situazione a Gaza in vista della Conferenza di New York. Tajani ha espresso il sostegno dell’Italia per il piano egiziano volto alla ripresa e ricostruzione dell’area. Ha inoltre sottolineato l’importanza di rafforzare il programma “Food For Gaza”, chiedendo a Israele di interrompere gli attacchi e di garantire un accesso permanente agli aiuti alimentari e sanitari.

Il ministro ha anche evidenziato la necessità di riavviare un processo politico credibile e inclusivo per promuovere la coesistenza pacifica tra gli Stati. L’Italia si è impegnata a lavorare per la stabilità della regione, anche attraverso il contributo dei Carabinieri nella missione EUBAM Rafah. La posizione italiana si inserisce in un contesto più ampio di cooperazione internazionale per affrontare la crisi umanitaria e promuovere una risoluzione duratura al conflitto.

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