Il primo ministro della Cambogia, Hun Manet, ha espresso il proprio sostegno alla proposta di cessate il fuoco avanzata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in merito al conflitto in corso con la Thailandia. In una dichiarazione rilasciata nella notte del 27 luglio 2025, il leader cambogiano ha affermato che si tratta di una notizia positiva per i militari e per i cittadini di entrambi i paesi.
Hun Manet ha incaricato il ministro degli Esteri cambogiano, Prak Sokhonn, di avviare discussioni con il suo omologo statunitense, Marco Rubio, per esplorare le possibilità di “porre fine” alle ostilità che hanno avuto inizio giovedì scorso. Nonostante l’apertura al dialogo, la situazione al confine rimane tesa.
Situazione al confine tra Cambogia e Thailandia
Testimoni oculari hanno segnalato che, nonostante la proposta di cessate il fuoco, all’alba sono stati uditi colpi di artiglieria lungo il confine tra Cambogia e Thailandia. Secondo quanto riportato da una portavoce del Ministero della Difesa cambogiano, le forze thailandesi avrebbero attaccato due templi contesi nelle prime ore di oggi, aggravando ulteriormente le tensioni già esistenti tra i due paesi.
La questione dei templi contesi ha storicamente alimentato conflitti tra Cambogia e Thailandia, rendendo il dialogo diplomatico ancora più cruciale in questo momento. La speranza è che la proposta di cessate il fuoco possa portare a una risoluzione pacifica e duratura, ma gli sviluppi sul campo suggeriscono che il percorso verso la pace sarà complesso e irto di ostacoli.
Le reazioni internazionali
La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi della situazione. La proposta di Donald Trump è stata accolta con favore da diversi leader mondiali, che vedono in essa un’opportunità per stabilizzare la regione. Tuttavia, la risposta delle forze thailandesi e la continua violenza al confine pongono interrogativi sulla reale volontà di entrambe le parti di impegnarsi in un processo di pace autentico.
Le tensioni storiche tra Cambogia e Thailandia richiedono un approccio diplomatico attento e misurato. La speranza è che gli sforzi di Hun Manet e Prak Sokhonn possano facilitare un dialogo costruttivo che porti a una diminuzione delle ostilità e a una maggiore stabilità nella regione. La situazione rimane fluida e le prossime ore saranno decisive per il futuro delle relazioni tra i due paesi.