Freedom Flotilla: l’abbordaggio della Handala definito atto di pirateria

Egidio Luigi

Luglio 27, 2025

L’esercito israeliano ha effettuato un abbordaggio forzato della nave Handala, impegnata in una missione umanitaria diretta verso la Striscia di Gaza. Questo intervento, avvenuto in acque internazionali, è stato definito dalla Freedom Flotilla un atto di pirateria navale e una violazione del diritto internazionale. La nave, partita dall’Italia, trasportava 21 attivisti internazionali.

A bordo della nave

A bordo della Handala si trovavano diversi attivisti per i diritti umani, operatori umanitari, parlamentari e giornalisti provenienti da vari Paesi. La Freedom Flotilla ha denunciato che le autorità israeliane stanno trattenendo illegalmente i membri dell’equipaggio, infrangendo i principi della libertà personale e le convenzioni internazionali. Secondo la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS), nessuna forza militare ha il diritto di attaccare un’imbarcazione civile in acque internazionali senza una giustificazione legale, specialmente quando essa è coinvolta in attività umanitarie.

Dettagli dell’intervento

La nave Handala rappresenta la 37/a missione della Freedom Flotilla in 18 anni di operazioni. Durante il suo avvicinamento alle acque di Gaza, è stata intercettata intorno alle 22:45. Le immagini trasmesse in diretta hanno documentato i soldati israeliani salire a bordo e iniziare a identificare i presenti, suscitando preoccupazioni per la sicurezza degli attivisti a bordo.

Implicazioni legali e internazionali

Il caso della Handala evidenzia le tensioni persistenti nella regione e le sfide legali che circondano le operazioni umanitarie in acque contese. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, in attesa di una risoluzione pacifica della situazione e del rispetto dei diritti umani fondamentali.

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