Dazi: Ue e Usa in fase di dialogo prima dell’incontro tra Trump e von der Leyen con tariffa del 14,8% proposta come base

Egidio Luigi

Luglio 27, 2025

La delegazione dell’Unione Europea si prepara a incontrare Donald Trump nel pomeriggio del 15 marzo 2025. L’incontro, che seguirà un formato 4+4, vedrà la partecipazione di figure chiave del governo statunitense, tra cui il segretario al commercio Howard Lutnick e il principale negoziatore Jamieson Greer. Mentre i lavori degli sherpa continuano a ritmo sostenuto, si delineano i dettagli di un accordo commerciale che potrebbe avere un impatto significativo sulle relazioni transatlantiche.

Dettagli dell’accordo commerciale

La bozza dell’accordo attualmente in discussione prevede una tariffa base del 14,8%, un incremento rispetto all’attuale tariffa del 10% imposta da Trump durante il periodo di sospensione. Questa tariffa è applicata ai prodotti europei e si somma a un ulteriore 4,8%, in vigore dall’era pre-Trump, in base alla clausola della Nazione più Favorita. La questione delle possibili esenzioni e delle tariffe settoriali rappresenta un punto critico, poiché potrebbe compromettere l’intero impianto dell’intesa.

Fonti vicine al dossier rivelano che i settori dell’acciaio e dell’alluminio sono tra i più delicati e potrebbero rivelarsi ostacoli significativi nel raggiungimento di un accordo definitivo. Le trattative dovrebbero seguire lo schema dell’accordo già stipulato tra Stati Uniti e Giappone, ma è poco probabile che venga stabilita una quota precisa di investimenti che l’Unione Europea si impegnerà a realizzare negli Stati Uniti.

Le sfide delle trattative

Le negoziazioni non sono prive di complessità. La questione delle tariffe settoriali, in particolare per l’acciaio e l’alluminio, rappresenta una sfida significativa. Le fonti indicano che vi è una certa cautela da parte dell’Unione Europea nel concedere esenzioni, temendo che ciò possa compromettere ulteriormente la competitività dei propri prodotti sul mercato statunitense. Inoltre, la mancanza di un accordo chiaro sulle quote di investimento potrebbe rendere difficile il raggiungimento di un compromesso soddisfacente per entrambe le parti.

Le aspettative sono alte, ma le divergenze rimangono. I negoziatori dovranno affrontare non solo le questioni tariffarie, ma anche le preoccupazioni legate alla protezione dei settori strategici. La posizione di Washington, che ha già dimostrato una certa rigidità in materia commerciale, potrebbe complicare ulteriormente le trattative.

L’incontro di oggi rappresenta un passo cruciale per il futuro delle relazioni commerciali tra Europa e Stati Uniti. Con il mondo che osserva attentamente, il risultato di queste negoziazioni potrebbe avere ripercussioni significative non solo per le due parti coinvolte, ma anche per l’economia globale.

×