Il conflitto che coinvolge il Medioriente ha raggiunto il giorno 660, segnando un periodo di intensi scontri e tensioni. L’esercito israeliano ha comunicato di aver effettuato un’operazione di paracadutaggio di aiuti umanitari destinati alla popolazione di Gaza. Tuttavia, i rappresentanti militari hanno dichiarato che “nella Striscia non si muore di fame”, definendo tale affermazione una “fake news di Hamas“.
Il piano per il cessate il fuoco umanitario
Il 2 novembre 2025, il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, ha informato il suo omologo italiano, Antonio Tajani, riguardo a un piano per un “cessate il fuoco umanitario” della durata di 24 ore. Questo intervallo di tregua avrà inizio domenica mattina e si estenderà fino alla sera, interessando vari centri abitati della Striscia di Gaza, compresa la zona settentrionale.
Arrivo di aiuti umanitari dall’Egitto
Nel frattempo, dall’Egitto sono stati inviati camion carichi di aiuti umanitari, cercando di alleviare le difficoltà della popolazione colpita dal conflitto. La situazione rimane critica e l’arrivo di assistenza è considerato fondamentale per garantire un minimo di sostentamento ai civili coinvolti.