L’Unione Europea rallenta sulla web tax in attesa dell’accordo con gli Stati Uniti sui dazi

Egidio Luigi

Luglio 26, 2025

Fonti informate sulle attuali trattative tra Unione Europea e Stati Uniti hanno rivelato che l’ipotesi di una digital tax europea è attualmente in pausa. Questo sviluppo si inserisce nel contesto dei negoziati sui dazi che stanno avvenendo tra le due sponde dell’Atlantico. Le pressioni da parte di Washington, mirate alla protezione delle Big Tech, hanno portato a questa situazione, come confermato da fonti vicine ai colloqui in corso a Bruxelles.

La posizione dell’unione europea

Il 26 luglio 2025, emerge chiaramente che l’Unione Europea sta affrontando un momento delicato nelle sue relazioni commerciali con gli Stati Uniti. La proposta di tassare i profitti delle grandi aziende tecnologiche, che ha suscitato un ampio dibattito in Europa, sembra essere stata accantonata per il momento. Questo è dovuto a una serie di pressioni esercitate dall’amministrazione statunitense, che ha espresso preoccupazioni riguardo a potenziali misure che potrebbero danneggiare le aziende americane.

Nonostante la sospensione della digital tax, la posizione dell’Unione Europea rimane ferma su altri fronti. In particolare, la legislazione relativa al Digital Services Act e al Digital Markets Act continua a essere considerata una priorità. Queste due normative, che introducono regole più severe per i colossi del web in termini di contenuti, trasparenza e concorrenza, restano al centro del dibattito. Le disposizioni contenute in queste leggi sono particolarmente sgradite all’attuale amministrazione americana, che ha manifestato la volontà di opporsi a qualsiasi regolamentazione che possa limitare le operazioni delle aziende statunitensi.

Le implicazioni delle negoziazioni

Le negoziazioni in corso tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti non riguardano solo la tassazione delle aziende tecnologiche, ma abbracciano un ampio spettro di questioni commerciali. La decisione di mettere in attesa la digital tax potrebbe avere ripercussioni significative sulle future politiche fiscali europee e sulla regolamentazione del settore tecnologico. Gli osservatori si chiedono se questa strategia possa portare a un compromesso più ampio tra le due potenze economiche.

La situazione attuale evidenzia la complessità delle relazioni transatlantiche e il delicato equilibrio che l’Unione Europea deve mantenere. Da un lato, c’è la necessità di proteggere i propri interessi economici e normativi, dall’altro, la pressione esercitata dagli Stati Uniti per evitare misure che possano danneggiare le aziende statunitensi. Questi fattori rendono le trattative un terreno di confronto delicato e strategico, con possibili conseguenze a lungo termine per il commercio globale e la regolamentazione delle tecnologie digitali.

Le prossime settimane saranno cruciali per comprendere come si evolveranno questi negoziati e quali decisioni verranno prese dalle autorità europee. La questione della digital tax e delle normative sul mercato digitale rimarranno al centro dell’attenzione, mentre le parti coinvolte cercano di trovare un terreno comune che possa soddisfare le esigenze di entrambe le sponde dell’Atlantico.

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