Israele non ha fornito evidenze a sostegno dell’accusa di un presunto saccheggio sistematico degli aiuti forniti dall’Onu da parte di Hamas. Questa affermazione è stata al centro del dibattito riguardante la creazione della contestata Gaza Humanitarian Foundation. A riportarlo è stato il New York Times, che ha citato le dichiarazioni di due alti ufficiali militari israeliani e di ulteriori due cittadini israeliani coinvolti nella questione.
Fonti anonime e distribuzione degli aiuti
Secondo le fonti, che hanno richiesto di rimanere anonime, il sistema delle Nazioni Unite per la distribuzione degli aiuti è considerato finora il metodo più efficace e affidabile. Al contrario, si sostiene che Hamas si approprierebbe di risorse provenienti da organizzazioni più piccole che partecipano alla fornitura di aiuti umanitari.
Comunicazioni dell’esercito israeliano
L’esercito israeliano ha comunicato al New York Times che il fenomeno del saccheggio degli aiuti da parte di Hamas è “ben documentato” e che il gruppo ha utilizzato le risorse umanitarie per finanziare attività terroristiche. Tuttavia, non è stata fornita alcuna smentita riguardo alle notizie che indicano l’assenza di prove che suggeriscano un saccheggio regolare degli aiuti dell’Onu.
Interrogativi sulla gestione degli aiuti
Questa situazione continua a sollevare interrogativi sulla gestione e sulla distribuzione degli aiuti nella Striscia di Gaza, evidenziando le complesse dynamiche tra le varie entità coinvolte e le sfide che emergono nella fornitura di assistenza umanitaria in contesti di conflitto.