Il caso di Jeffrey Epstein continua a generare scalpore negli Stati Uniti nel 2025. Le recenti discussioni tra Ghislaine Maxwell e il vice procuratore americano Todd Blanche hanno sollevato preoccupazioni tra le élite del business e della politica. Grazie alla sua cooperazione con la giustizia, Maxwell ha ottenuto un’immunità parziale, come riportato dal New York Times, il quale specifica che tale protezione non sarà valida se la donna dovesse fornire informazioni false.
Le dichiarazioni di Maxwell e i nomi rivelati
Il legale di Ghislaine Maxwell ha comunicato ai media che la sua assistita ha fornito i nomi di “cento persone” collegate a Epstein. Durante una conferenza stampa, l’avvocato ha affermato che “Ghislaine ha risposto a ogni singola domanda posta durante l’ultimo giorno e mezzo, con sincerità e onestà”. Secondo Markus, l’avvocato, Maxwell non ha mai rifiutato di rispondere e ha affrontato ogni interrogativo con disponibilità. Ha anche smentito le voci riguardanti un’ipotetica offerta di grazia da parte di Donald Trump, chiarendo che non ci sono state comunicazioni ufficiali in tal senso.
La reazione di Trump allo scandalo
Nel frattempo, il presidente americano ha mostrato un atteggiamento di indifferenza verso lo scandalo. Attualmente in viaggio per affari in Scozia, Trump ha dichiarato ai giornalisti alla Casa Bianca di non avere alcun legame con Epstein, sottolineando di non essere mai stato sulle isole associate al finanziere. “Non ho niente a che fare con quell’uomo”, ha affermato, cercando di distaccarsi dalle polemiche che circondano il caso.
Il messaggio di Clinton e le accuse di Trump
La situazione si complica ulteriormente con la pubblicazione da parte del Wall Street Journal della lettera di auguri inviata da Bill Clinton a Epstein per il suo cinquantesimo compleanno. Trump ha colto l’occasione per accusare Clinton di aver visitato le isole di Epstein “una ventina di volte”. Il messaggio dell’ex presidente, scritto con la sua caratteristica calligrafia, esprimeva affetto e nostalgia, ma un portavoce di Clinton ha rifiutato di commentare, richiamando una precedente dichiarazione in cui si affermava che Clinton aveva interrotto i rapporti con Epstein oltre un decennio prima dell’arresto del finanziere nel 2019, affermando di non essere a conoscenza dei suoi reati.
I nomi coinvolti e le speculazioni
Tra i nomi di spicco che stanno seguendo con attenzione l’evoluzione della situazione ci sono il miliardario di Wall Street Leon Black, la stilista Vera Wang e il magnate dei media Mort Zuckerman. Riguardo a una presunta lettera oscena che Trump avrebbe scritto a Epstein, il presidente ha negato ogni coinvolgimento, suggerendo che qualcuno potrebbe aver tentato di incastrarlo firmando il messaggio a suo nome. “È successo spesso in passato”, ha dichiarato, rigettando le accuse e definendo lo scandalo una “bufala” e una “caccia alle streghe” orchestrata dalla sinistra radicale.