La Corte Suprema del Brasile, nota come STF, ha deciso di bloccare i conti del senatore Marcos do Val. La notizia è stata diffusa da Agência Brasil. Questa misura riguarda le transazioni effettuate attraverso il sistema di pagamenti elettronici Pix e le carte di credito del senatore.
Provvedimento adottato dopo un viaggio
Il provvedimento è stato adottato dopo che il parlamentare ha intrapreso un viaggio negli Stati Uniti senza l’autorizzazione della Corte Suprema, che nel 2024 aveva già disposto la sospensione del suo passaporto. Il blocco dei conti di Do Val colpisce anche sua figlia, che ha accompagnato il padre negli Stati Uniti. Entrambi sono sotto indagine da parte della Corte Suprema per un presunto attacco sui social network contro alcuni agenti della Polizia Federale, coinvolti nelle indagini sui sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro.
Richiesta di autorizzazione al giudice
Prima di partire per gli Stati Uniti, Marcos do Val aveva richiesto l’autorizzazione al giudice Alexandre de Moraes, ma la sua domanda era stata respinta. In una nota ufficiale, l’ufficio del senatore ha confermato che il viaggio è avvenuto utilizzando un passaporto diplomatico valido. La comunicazione specifica che “il passaporto diplomatico è pienamente valido fino al 31 luglio 2027, senza alcuna restrizione”. Inoltre, il 22 luglio 2025, l’Ambasciata degli Stati Uniti a Brasília ha rinnovato il visto ufficiale (B1/B2) del senatore, valido fino al 16 luglio 2035, confermando così il riconoscimento della sua legittimità e regolarità diplomatica.
Tensioni politiche e giustizia
Questa situazione evidenzia le tensioni politiche in Brasile e le complicazioni legate ai viaggi di funzionari pubblici sotto indagine. La Corte Suprema, con le sue decisioni, continua a esercitare un ruolo cruciale nel monitoraggio delle attività dei politici e nella gestione della giustizia in un contesto di crescente polarizzazione sociale e politica.