Una nuova ondata di truffe telefoniche colpisce gli utenti italiani: basta rispondere o richiamare per perdere soldi. Attenzione ai numeri segnalati e alle tecniche usate dai truffatori.
Una semplice chiamata può trasformarsi in un danno economico concreto. È quanto sta accadendo a molti utenti che, ignari del pericolo, rispondono a numeri sconosciuti o richiamano dopo uno squillo ricevuto. Secondo quanto segnalato dalla Polizia Postale, si tratta dell’ennesima evoluzione della truffa telefonica, un meccanismo ormai diffuso che sfrutta la curiosità e la distrazione per svuotare il conto o attivare servizi a pagamento mai richiesti. E il danno non è solo economico: c’è anche un rischio reale per la privacy personale.
Come funziona la nuova truffa dello squillo e perché è così pericolosa
Il raggiro parte spesso con uno squillo singolo da un numero che può sembrare credibile o che simula quelli di servizi noti come Amazon o spedizioni online. In altri casi si tratta di numeri con prefissi stranieri o meno comuni. L’utente, insospettito dalla chiamata persa, decide di richiamare. Da quel momento inizia il problema. La linea si apre e parte un messaggio registrato o resta in silenzio. Il solo fatto di mantenere la chiamata attiva per qualche secondo può generare costi fino a 1,5 euro al secondo, come spiegato direttamente dagli agenti della Polizia Postale.
Tra i numeri italiani più segnalati ci sono 0415321832, 0175392570, 0525421165, 0119987008, 0817748834, 0116492171, 0523881167, 0734229525, 0902322114, 0984935214, 4390003000, 3330011032. E poi ancora 0294752003, 0514079015, 0396612435, 0774330794, 0457860045, 0119068029, 0709808014, 0789758128, 0577787795, 0816028476, 0119664079, 0964911706, 0240912548, 0690178874, 0957314239, 0817570436, 0266200818, 0375394254, 0458201310 e molti altri che circolano con prefissi italiani regolari.

A questi si aggiungono numerazioni internazionali: +370 (Lituania), +371 (Lettonia), +375 (Bielorussia), +381 (Serbia), +255 (Tanzania), +563 (Valparaiso), +91 (India), +351 (Portogallo), +383 (Kosovo). Ma la lista potrebbe allungarsi. Le chiamate possono infatti arrivare da qualsiasi numero, anche apparentemente innocuo, e non sempre si riesce a riconoscere la natura fraudolenta prima di rispondere.
Cosa consiglia la Polizia Postale per difendersi e quali comportamenti evitare
Il fenomeno, in costante evoluzione, continua a colpire con nuove modalità. Per questo motivo le autorità raccomandano massima prudenza. Il consiglio principale è quello di non richiamare numeri sconosciuti, specialmente se il telefono ha squillato solo una volta. Anche le telefonate silenziose o con voce robotica devono insospettire.
È importante non pronunciare mai parole come “sì” durante la conversazione, perché questa risposta può essere registrata e usata per attivare servizi a pagamento senza consenso. In alcuni casi, gli utenti colpiti si accorgono del danno solo al momento dell’arrivo della bolletta o della notifica dalla banca.
La Polizia Postale invita a segnalare ogni episodio sospetto attraverso i canali ufficiali, evitando di diffondere allarmi generalizzati ma mantenendo alta l’attenzione. Se si ricevono chiamate ripetute da numeri non salvati in rubrica, è consigliabile bloccare il numero e attivare la funzione anti-spam disponibile su molti smartphone. Alcuni operatori telefonici offrono anche servizi di blocco automatico per numerazioni a rischio.
In attesa di interventi normativi più severi sul fronte delle tariffe premium internazionali e delle truffe digitali, resta fondamentale la prevenzione individuale. Non basta più ignorare i numeri sconosciuti: bisogna conoscere i meccanismi del raggiro per potersi davvero difendere. E, soprattutto, non fidarsi mai di un numero solo perché inizia con un prefisso italiano.