Generale conferma l’esistenza di un piano per assassinare Lula, Alckmin e Moraes

Egidio Luigi

Luglio 25, 2025

Il generale brasiliano Mario Fernandes, già segretario esecutivo della Segreteria generale della Presidenza durante l’amministrazione di Jair Bolsonaro, ha rilasciato dichiarazioni scioccanti durante l’interrogatorio avvenuto il 15 gennaio 2025. Durante l’udienza, ha affermato di essere l’ideatore del documento intitolato ‘Pugnale verde e giallo’, un piano che contemplava l’assassinio del presidente Luiz Inácio Lula da Silva, del vicepresidente Geraldo Alckmin e del ministro Alexandre de Moraes. La notizia è stata riportata dai principali media brasiliani, suscitando un’ondata di preoccupazione e indignazione.

Le dichiarazioni di Fernandes

Nel corso dell’interrogatorio, Fernandes ha descritto il documento come un semplice “pensiero digitalizzato”, un compendio di dati e un’analisi della situazione che aveva elaborato. “Ho deciso di digitalizzare questo studio per abitudine”, ha dichiarato il generale. Tuttavia, le indagini condotte dalla Polizia federale hanno rivelato che Fernandes ha stampato tre copie del documento all’interno del Palazzo del Planalto, per poi recarsi, dopo soli 40 minuti, al Palazzo dell’Alvorada, residenza ufficiale del presidente, dove erano presenti Jair Bolsonaro e il tenente colonnello Mauro Cid, suo assistente.

Il coinvolgimento di Bolsonaro

Le autorità hanno sottolineato che Bolsonaro era a conoscenza del piano. Tuttavia, quando gli è stato chiesto se avesse presentato il progetto all’ex presidente, Fernandes ha negato con fermezza. “Impossibile. Ho stampato il documento per leggerlo su carta, evitando di affaticare la vista. Dopo averlo letto, l’ho strappato”, ha affermato. Ha descritto l’orario in cui ha compiuto queste azioni come una coincidenza legata ai suoi doveri amministrativi e logistici, sostenendo di non aver condiviso il file con nessun altro.

La questione delle copie stampate

Durante l’interrogatorio, il generale ha anche affermato di non ricordare di aver stampato più di una copia del piano, ipotizzando che la situazione fosse dovuta a una “configurazione della stampante”. Ha aggiunto che in un’altra occasione aveva stampato un documento perché aveva avuto una “nuova idea” e aveva apportato modifiche al file originale.

Il processo in corso

Fernandes è stato interrogato dalla Corte suprema del Brasile nell’ambito del processo contro il cosiddetto nucleo 2 dell’organizzazione di cui fa parte. Secondo la Procura generale, questo gruppo avrebbe progettato un colpo di Stato, con gli omicidi pianificati per il 15 dicembre 2022 attraverso un avvelenamento, per ostacolare l’insediamento di Lula, previsto per il 1 gennaio 2023. La gravità delle accuse e il contesto politico attuale rendono la situazione estremamente delicata e di grande rilevanza per il futuro politico del Brasile.

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