La Columbia University ha annunciato il pagamento di una multa di 200 milioni di dollari per risolvere la controversia legale avviata dall’amministrazione dell’ex presidente Donald Trump, che l’accusava di antisemitismo. La notizia è stata riportata dal New York Times il 15 gennaio 2025.
Restituzione di finanziamenti federali
Per ottenere la restituzione di centinaia di milioni di dollari in finanziamenti federali, la Columbia si è impegnata a rispettare le normative che vietano la considerazione della razza sia nelle ammissioni che nelle assunzioni. Questa decisione è stata presa dopo che l’amministrazione Trump aveva bloccato 400 milioni di dollari in fondi a seguito delle proteste pro-Gaza che si erano svolte nel campus universitario durante la primavera del 2024. L’accordo prevede anche misure per ridurre l’antisemitismo e i disordini all’interno del campus.
Intesa monitorata da un osservatore
L’intesa, che sarà monitorata da un osservatore indipendente scelto da entrambe le parti, rappresenta una svolta significativa nella disputa tra le università e l’amministrazione statunitense. Questo accordo potrebbe fungere da modello per future negoziazioni tra le istituzioni accademiche e il governo. Anche Harvard University è attualmente coinvolta in trattative con l’amministrazione per il ripristino dei finanziamenti federali, seguendo un percorso simile a quello della Columbia.
Influenza sulle politiche universitarie
La questione dell’antisemitismo nelle università americane ha suscitato un ampio dibattito, e l’accordo della Columbia potrebbe influenzare le politiche di altre istituzioni accademiche in tutto il paese. Con questo passo, la Columbia non solo cerca di ripristinare i fondi, ma si propone anche di affrontare le problematiche legate alla discriminazione e alla sicurezza nel campus.