Le condizioni igienico-sanitarie e strutturali delle abitazioni di due uomini sottoposti agli arresti domiciliari hanno spinto il Tribunale di Viterbo a modificare la loro misura cautelare, sostituendola con la custodia in carcere. Questo intervento è stato reso necessario dopo un controllo effettuato dai Carabinieri di Vetralla il 15 gennaio 2025, volto a verificare il rispetto delle normative da parte dei soggetti in restrizione.
Controllo dei Carabinieri a Vetralla
Il 15 gennaio 2025, i Carabinieri di Vetralla hanno effettuato un controllo mirato su alcuni individui sottoposti alla misura degli arresti domiciliari. Durante l’ispezione, i militari hanno riscontrato gravi carenze nelle abitazioni di due uomini, portando alla decisione del Tribunale di Viterbo. Nel primo caso, un 29enne è stato trovato in una casa priva dei requisiti minimi di igiene e sicurezza. Le condizioni dell’abitazione erano tali da non garantire un ambiente salubre per la vita quotidiana.
Situazione di degrado abitativo
Nel secondo caso, un 40enne italiano si trovava in una casa senza l’allaccio della corrente elettrica. Questa situazione di degrado ha sollevato preoccupazioni tra i Carabinieri, che hanno ritenuto necessario richiedere l’intervento della polizia locale e dei Vigili del Fuoco per valutare la situazione. Le due abitazioni ispezionate sono state giudicate inaccettabili per chiunque, ancor di più per persone già sottoposte a misure restrittive.
Le conseguenze legali per i due uomini
Entrambi gli uomini, accusati di spaccio di sostanze stupefacenti, sono stati trasferiti nel carcere Nicandro Izzo di Viterbo. La decisione del Tribunale non solo riflette la gravità delle condizioni abitative, ma sottolinea anche l’importanza di garantire il rispetto dei diritti fondamentali, anche per coloro che si trovano in situazioni legali difficili. La custodia cautelare in carcere rappresenta una misura più adeguata in questo caso, considerando le circostanze riscontrate durante il controllo.