Colombia: sette ex dirigenti di Chiquita Brands condannati per crimini

Egidio Luigi

Luglio 24, 2025

Ad appena due mesi dalla prescrizione del processo, il tribunale penale numero 6 di Antioquia, in Colombia, ha emesso una sentenza riguardante i legami della multinazionale bananiera Chiquita Brands con i paramilitari delle Autodifese Unite della Colombia (Auc). La notizia è stata riportata dal quotidiano colombiano El Tiempo, il quale ha specificato che sette ex manager di Chiquita Brands sono stati condannati a 11 anni e 3 mesi di carcere, oltre a dover versare una somma di 13.876 milioni di pesos, che corrisponde a circa 2,9 milioni di euro.

La sentenza e le conseguenze

La giudice Diana Lucía Monsalve ha emesso la condanna per “associazione a delinquere aggravata”, ordinando contestualmente l’emissione di ordini di cattura nei confronti dei sette ex dirigenti. Questa sentenza rappresenta un passo significativo nella lotta contro la criminalità organizzata in Colombia, evidenziando i legami tra le imprese e le attività paramilitari.

Il contesto legale e finanziario

Nonostante un accordo di colpevolezza già raggiunto e una sentenza del 2007 negli Stati Uniti, in cui Chiquita Brands fu costretta a pagare una multa di 25 milioni di dollari per aver effettuato oltre 100 pagamenti illegali alle Auc, il caso rimaneva aperto in Colombia. Inoltre, nel 2024, una giuria statunitense ha riaperto la questione, imponendo a Chiquita Brands di risarcire ulteriori 38 milioni di dollari alle famiglie di otto vittime delle Auc.

Le implicazioni per le multinazionali

Questa situazione sottolinea la complessità delle relazioni tra le aziende multinazionali e le dinamiche di violenza in Colombia, dove le operazioni commerciali spesso si intrecciano con le attività illegali. La sentenza rappresenta un tentativo di giustizia per le vittime e un avvertimento per le multinazionali che operano in contesti delicati come quello colombiano.

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