Aumento dei costi per viaggiare negli Stati Uniti: nuovo visto per stranieri e impatti economici

Egidio Luigi

Luglio 24, 2025

A partire dal primo ottobre 2025, i viaggiatori che desiderano recarsi negli Stati Uniti si troveranno a dover affrontare una nuova spesa significativa. Il governo statunitense ha introdotto la Visa Integrity Fee, una tassa che potrebbe aumentare il costo complessivo del viaggio fino a 435 dollari a persona. Questa iniziativa ha già sollevato preoccupazioni e dibattiti nel settore turistico internazionale, soprattutto in previsione di eventi di grande portata come i Mondiali di calcio del 2026.

Dettagli sulla visa integrity fee

La Visa Integrity Fee, fissata a 250 dollari, è parte del disegno di legge One Big Beautiful Bill, firmato dal presidente Donald Trump il 4 luglio 2025. L’intento principale di questa tassa è quello di finanziare le operazioni di controllo dell’immigrazione e combattere il fenomeno degli “overstay”, ovvero le persone che rimangono negli Stati Uniti oltre il periodo consentito dal loro visto. Questa misura è vista come un tentativo di migliorare la sicurezza nazionale e gestire meglio i flussi migratori.

Impatto della tassa sull’inflazione

Secondo il Dipartimento di Stato americano, nel 2024 sono stati rilasciati circa 11 milioni di visti non-immigranti. Con l’introduzione della Visa Integrity Fee, questi viaggiatori dovranno considerare una nuova spesa nel loro budget. Inoltre, la tassa sarà soggetta a un adeguamento annuale in base all’inflazione, il che implica che il costo potrebbe aumentare nel tempo. È importante notare che la tassa sarà addebitata solo se il visto viene approvato, il che offre una certa protezione ai potenziali viaggiatori.

Chi è soggetto alla visa integrity fee

La Visa Integrity Fee si applicherà a tutti i cittadini stranieri che necessitano di un visto non-immigrante per entrare negli Stati Uniti. Questo comprende una vasta gamma di viaggiatori, tra cui turisti (visto B-2), viaggiatori d’affari (visto B-1), lavoratori temporanei (come il visto H-1B), studenti (visto F-1) e turisti per motivi medici, tra gli altri. È fondamentale evidenziare che questa nuova tassa si aggiunge al costo esistente del visto non-immigrante, che è attualmente di 185 dollari, portando il costo totale a un massimo di 435 dollari per persona.

Esenzioni dalla visa integrity fee

Non tutti i viaggiatori dovranno affrontare questa nuova tassa. Alcune categorie sono esenti dalla Visa Integrity Fee, come i diplomatici (visti A e G) e la maggior parte dei viaggiatori che rientrano nel Visa Waiver Program. Questo programma consente ai cittadini di determinati Paesi di entrare negli Stati Uniti senza un visto tradizionale per turismo o affari, per soggiorni fino a 90 giorni. Anche la maggior parte dei visitatori canadesi non sarà soggetta a questa tassa.

Differenze tra visa integrity fee, vwp ed esta

È importante chiarire le differenze tra la Visa Integrity Fee e i sistemi di ingresso già esistenti. La Visa Integrity Fee è la nuova tassa di 250 dollari, in vigore dal 1° ottobre 2025, applicabile ai visti tradizionali per i cittadini che non rientrano nel Visa Waiver Program. La tassa si paga solo se il visto è approvato e serve a finanziare il monitoraggio degli overstayer. Il Visa Waiver Program consente ai cittadini di specifici Paesi di viaggiare negli Stati Uniti senza visto per un massimo di 90 giorni, mentre l’ESTA è l’autorizzazione elettronica necessaria per viaggiare tramite questo programma.

Reazioni del settore turistico

L’introduzione della Visa Integrity Fee ha suscitato reazioni negative nell’industria del turismo. Molti operatori del settore ritengono che questa tassa rappresenti un ostacolo ai viaggi internazionali, nonostante l’intento di rafforzare i controlli sull’immigrazione. Le associazioni di categoria hanno definito questa nuova imposizione “insensata”. Le preoccupazioni si intensificano anche in vista dei Mondiali del 2026, che si svolgeranno negli Stati Uniti, in Canada e in Messico, con timori che la tassa possa ridurre l’afflusso di visitatori.

Possibilità di rimborso

Il disegno di legge prevede la possibilità di un rimborso dopo il completamento del viaggio e il rispetto delle condizioni del visto, ma i dettagli su come e quando tali rimborsi verranno gestiti rimangono poco chiari. Maggiori informazioni sono attese a ottobre, quando la tassa entrerà ufficialmente in vigore. Nel frattempo, i viaggiatori interessati a visitare gli Stati Uniti dovranno tenere conto di questa nuova spesa.

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