Ornella Muti, attrice di fama internazionale, ha recentemente partecipato al Giffoni Film Festival, tenutosi a Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno, dal 19 al 27 luglio 2025. Durante l’evento, Muti ha condiviso riflessioni profonde sul suo percorso artistico e sul potere delle donne, richiamando l’attenzione sul suo film d’esordio, “La moglie più bella”, diretto da Damiano Damiani. Questo film, che narra la storia di Franca Viola, la prima donna in Italia a rifiutare il matrimonio riparatore negli anni Cinquanta, rappresenta un importante simbolo di ribellione e autodeterminazione.
Riflessioni sul passato e sull’identità femminile
Nel corso dell’incontro, Ornella Muti ha dichiarato: “Ho sempre interpretato donne che avevano qualcosa da dire. Ognuna è una gemma del mio gioiello“. La sua carriera, costellata di ruoli significativi, ha avuto un impatto profondo non solo sulla sua vita, ma anche su quella di molte donne. L’attrice ha sottolineato l’importanza di riconoscere e valorizzare la forza interiore che ogni donna possiede, affermando: “Con tutti gli strumenti che abbiamo oggi, non dobbiamo mai dimenticare la forza che abbiamo dentro”. Questo messaggio di empowerment è particolarmente rilevante nel contesto attuale, dove le donne continuano a lottare per i propri diritti e per la parità di genere.
Muti ha anche parlato di come ogni film abbia lasciato un segno indelebile nella sua vita. “Non potrei scegliere un solo film”, ha affermato, evidenziando l’importanza di ogni esperienza cinematografica. Ha citato “Codice privato” di Maselli come un’opera particolarmente significativa, descrivendo come il film fosse stato concepito esclusivamente per lei e come avesse avuto un impatto profondo sulla sua carriera. La sua passione per la recitazione è evidente, e ogni personaggio che ha interpretato continua a far parte di lei, come nel caso di Immacolata, un ruolo che ha interpretato nel teatro.
Collaborazioni e amicizie significative
Ornella Muti ha ricordato con affetto la sua amicizia con Sean Baker, il regista di “Anora”, che ha recentemente ottenuto riconoscimenti agli Oscar. “Quando ho incontrato Sean, mi ha colpito per la sua umiltà “, ha raccontato. Baker ha espresso il suo rispetto per Muti, definendola la sua musa e desiderando realizzare un cofanetto con i suoi film. “Quando un regista dice queste cose di te, hai vinto il premio più importante come attore“, ha commentato Muti, esprimendo la sua gratitudine per il riconoscimento.
L’attrice ha poi condiviso la sua esperienza di crescita personale e professionale, sottolineando come, all’inizio della sua carriera, non avesse una formazione tecnica. Si è affidata alla guida di registi e colleghi, tra cui Ugo Tognazzi, che l’hanno supportata nei suoi esordi. “Imparavo osservando”, ha detto, evidenziando l’importanza di avere mentori nel mondo del cinema.
Messaggi di incoraggiamento per le nuove generazioni
Muti ha rivolto un messaggio ai giovani presenti al festival, condividendo le paure che ha affrontato nella sua gioventù. “Avevo tanta paura. Ero spaventata”, ha confessato. Tuttavia, ha incoraggiato i ragazzi a non avere timore di osare e a sognare: “I sogni nutrono l’anima, nutrono il cuore”. Ha esortato tutti a essere autentici e a non temere di esprimere se stessi, sottolineando l’importanza della diversità e della solidarietà tra le donne.
“Stacchiamoci dal gregge, diciamo no quando è giusto dirlo”, ha affermato Muti, ribadendo l’importanza di avere coraggio nelle proprie scelte. Ha concluso il suo intervento con un invito a circondarsi di persone che condividono valori e aspirazioni simili, sottolineando che la vita è breve e che è fondamentale non smettere mai di cercare la propria verità .
L’intervento di Ornella Muti al Giffoni Film Festival ha rappresentato non solo una celebrazione della sua carriera, ma anche un potente richiamo all’azione per le donne di oggi e di domani.