Omicidio di Breonna Taylor: un agente riceve una condanna di 33 mesi

Egidio Luigi

Luglio 22, 2025

Un ex agente di polizia del Kentucky, Brett Hankison, è stato condannato a quasi tre anni di carcere per uso eccessivo della forza durante un raid avvenuto nel 2020, in cui Breonna Taylor, un’afroamericana, perse la vita nella propria abitazione. La sentenza, emessa il 2 marzo 2025, ha respinto la raccomandazione del Dipartimento di Giustizia, che aveva proposto un giorno di detenzione, già scontato al momento dell’arresto di Hankison all’inizio del procedimento.

La condanna di Brett hankison

Brett Hankison, che ha aperto il fuoco sparando dieci colpi durante l’irruzione, è stato l’unico agente coinvolto nell’operazione ad essere incriminato per la morte di Breonna Taylor. La sua condanna rappresenta un momento significativo nel caso che ha scosso la città di Louisville, generando settimane di proteste in tutto il paese contro la brutalità della polizia. Durante l’udienza, la giudice distrettuale Rebecca Grady Jennings ha espresso sorpresa per il fatto che non ci siano stati altri feriti durante il raid, evidenziando la gravità delle azioni di Hankison.

La sentenza prevede 33 mesi di carcere seguiti da tre anni di libertà vigilata. Jennings ha manifestato delusione nei confronti della richiesta “incongrua e inappropriata” avanzata dai procuratori federali, sottolineando come il Dipartimento di Giustizia abbia trattato le azioni di Hankison come “un crimine irrilevante”. Questo caso ha attirato l’attenzione nazionale e ha sollevato interrogativi sulla responsabilità delle forze dell’ordine e sull’uso della forza letale.

Le reazioni alla sentenza

L’avvocato per i diritti civili Ben Crump, che ha assistito la famiglia di Breonna Taylor nel processo per morte ingiusta, ha espresso il proprio disappunto riguardo alla raccomandazione del Dipartimento di Giustizia, definendola “un insulto alla vita di Breonna Taylor” e un chiaro tradimento della decisione della giuria. La famiglia di Taylor ha ricevuto un risarcimento di 12 milioni di dollari dalla città di Louisville, ma il dolore e la perdita subita rimangono incolmabili.

La condanna di Hankison segna un passo importante nel tentativo di affrontare le questioni di giustizia sociale e responsabilità delle forze dell’ordine negli Stati Uniti. Mentre il dibattito sulla riforma della polizia continua, la sentenza rappresenta un segnale che le azioni degli agenti devono essere scrutinati e che le vittime di violenza da parte delle forze dell’ordine meritano giustizia. La comunità di Louisville e le organizzazioni per i diritti civili continueranno a monitorare da vicino la situazione, sperando che questo caso possa contribuire a un cambiamento significativo nel sistema giudiziario e nelle pratiche di polizia nel paese.

×