Israele avvia un attacco nel cuore di Gaza, 25 Paesi tra cui l’Italia chiedono la fine della guerra

Egidio Luigi

Luglio 22, 2025

Il conflitto in Medioriente ha raggiunto il giorno 655, segnando un periodo di intensi scontri e sofferenze umane. Nella giornata di oggi, Israele ha avviato un attacco aereo e terrestre, colpendo la città di Deir al-Balah, situata nel centro della Striscia di Gaza. Questo bombardamento è avvenuto poche ore dopo che l’IDF (Forze di Difesa Israeliane) aveva emesso un avviso di evacuazione per la popolazione. La situazione sul campo è drammatica, con migliaia di sfollati e un numero crescente di vittime segnalate. La Caritas ha lanciato un allarme, affermando che “la popolazione è ridotta alla fame e rischia la carestia”, evidenziando le gravi condizioni di vita degli abitanti.

Condanna e appelli internazionali

Il cardinale di Gerusalemme, Pizzaballa, ha espresso la sua condanna, dichiarando che “tutto questo è ingiustificabile”. Nel frattempo, il Papa ha contattato il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, per sottolineare l’urgenza di fornire aiuti umanitari alla popolazione colpita dal conflitto. Un appello congiunto è stato firmato dai ministri degli Esteri di Italia e di altri 24 Paesi, in cui si richiede che “la guerra a Gaza deve finire ora”.

Situazione a Deir al-Balah

La situazione a Deir al-Balah è ulteriormente complicata dalla presenza di operatori italiani nella zona, come ha avvertito il ministro degli Esteri, Tajani. La comunità internazionale continua a monitorare gli sviluppi con grande preoccupazione.

Reazioni da Washington

A Washington, la portavoce della Casa Bianca ha rivelato che Donald Trump è rimasto “colto di sorpresa” dai recenti bombardamenti in Siria e dall’attacco a una chiesa cattolica a Gaza. In entrambi i casi, il presidente ha prontamente contattato il primo ministro israeliano per discutere le misure da adottare per affrontare la situazione. La tensione continua a crescere, mentre le voci di pace si fanno sempre più forti in un contesto di crisi umanitaria.

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