I residenti di Città del Messico hanno nuovamente alzato la voce contro la crescente gentrificazione che minaccia di allontanare la popolazione locale e di rendere sempre più difficile l’accesso a alloggi per le famiglie a basso reddito. La manifestazione, avvenuta il 14 gennaio 2025, ha rappresentato il secondo evento di protesta di questo tipo nell’arco di pochi mesi.
Marcia contro la gentrificazione
Marciando lungo Avenida Insurgentes, nel quartiere meridionale della capitale messicana, i manifestanti hanno affrontato una massiccia presenza delle forze dell’ordine. Con striscioni e slogan, hanno chiesto l’interruzione delle costruzioni di lusso finanziate dal governo e hanno denunciato l’aumento insostenibile degli affitti. Questa escalation dei costi è spesso attribuita all’afflusso di turisti e di “nomadi digitali”, che hanno incrementato la domanda di alloggi.
Prezzi delle abitazioni in aumento
Negli ultimi tre anni, i prezzi delle abitazioni a Città del Messico sono raddoppiati, spinti dallo sviluppo di progetti immobiliari di lusso e dall’arrivo di residenti più abbienti, sia nazionali che stranieri. Queste dinamiche hanno creato una tensione palpabile tra le comunità locali e i nuovi arrivati, alimentando un clima di conflitto sociale.
Violenza durante la manifestazione
Durante la marcia, centinaia di persone hanno attraversato i quartieri più popolari tra i turisti. Tuttavia, la manifestazione ha preso una piega violenta quando un gruppo ridotto di partecipanti ha cominciato a vandalizzare le vetrine dei negozi e a molestare i visitatori stranieri, rendendo la situazione ancora più complessa. Le frasi xenofobiche pronunciate da alcuni manifestanti hanno ulteriormente esasperato il clima di tensione, evidenziando le fratture sociali che attraversano la città.
Problemi di sviluppo urbano
La protesta di ieri evidenzia un problema crescente nella capitale messicana, dove l’equilibrio tra sviluppo urbano e sostenibilità sociale sembra sempre più difficile da mantenere. La comunità locale continua a lottare per i propri diritti e per un accesso equo agli spazi abitativi, in un contesto di cambiamenti rapidi e spesso iniqui.