Niente voucher imposti: restituzione in contante per i consumatori

Marianna Perrone

Luglio 21, 2025

Viaggi cancellati, rimborsi assenti e voucher imposti in alternativa al denaro. Negli ultimi anni, in particolare dopo la pandemia, chi ha prenotato viaggi organizzati ha spesso affrontato un contesto di regole poco chiare e risposte tardive. Per affrontare questa situazione, il Parlamento Europeo ha recentemente approvato una nuova direttiva, con l’obiettivo di rendere il settore dei pacchetti turistici più trasparente e tutelato. Le modifiche riguardano vari aspetti, dalla definizione di ā€œpacchetto vacanzaā€ agli obblighi degli organizzatori, fino alle modalitĆ  di rimborso in caso di imprevisti. Un intervento atteso da tempo, che mira a risolvere le difficoltĆ  vissute da milioni di viaggiatori.

Viaggi organizzati: una nuova normativa per evitare sorprese

La prima novitĆ  riguarda la definizione di pacchetto turistico. Secondo le nuove disposizioni, si considera pacchetto quando vengono acquistati almeno due servizi diversi, come volo e hotel, o trasporto e noleggio auto, per lo stesso viaggio. Non ha importanza se la prenotazione avviene online o presso un’agenzia: se i servizi sono combinati, si applica la nuova normativa. Questo implica che anche chi prenota attraverso un sito web o partecipa a un’escursione organizzata da un’associazione, se la proposta include più di un servizio e ha una durata superiore a 24 ore, ĆØ tutelato come consumatore di pacchetti turistici.

Regole più severe per gli operatori

La direttiva stabilisce regole più rigorose per gli organizzatori di pacchetti. Gli operatori, che siano agenzie, associazioni o singoli professionisti, non potranno richiedere più del 25% di anticipo se la partenza ĆØ prevista oltre 28 giorni dalla prenotazione. In caso di annullamento del viaggio, il rimborso dovrĆ  essere effettuato entro 14 giorni. Se si verificano problemi durante il viaggio, come un volo cancellato o un hotel che non rispetta le condizioni promesse, l’organizzatore ĆØ tenuto a fornire assistenza immediata. Non sarĆ  più sufficiente affermare ā€œnon ĆØ colpa nostraā€: chi vende il pacchetto ĆØ responsabile dell’esperienza complessiva.

Voucher: solo se accettati dal cliente

Durante la pandemia, molti viaggiatori hanno ricevuto voucher invece di rimborsi, spesso senza possibilitĆ  di scelta. Ora, le nuove regole stabiliscono che il buono può essere emesso soltanto se il cliente lo accetta esplicitamente, e deve avere una scadenza chiara. Se non viene utilizzato entro tale termine, il rimborso in denaro sarĆ  automatico. Inoltre, il diritto all’annullamento gratuito sarĆ  garantito in caso di eventi gravi e imprevedibili, come guerre, disastri naturali o epidemie. Non sarĆ  più necessario attendere comunicazioni ufficiali: basterĆ  che l’evento influisca in modo significativo sul programma.

Maggiore chiarezza nei rapporti tra fornitori e venditori

Un aspetto cruciale riguarda i rapporti tra chi fornisce i servizi, come hotel e compagnie aeree, e chi li vende come parte del pacchetto. Se un fornitore causa un disservizio, dovrĆ  rimborsare l’organizzatore, il quale potrĆ  a sua volta risarcire il cliente. Questo approccio mira a ridurre il rischio che il viaggiatore si trovi bloccato tra vari interlocutori, senza sapere a chi rivolgersi.

Diritti ampliati per i viaggiatori

La nuova direttiva europea ha come obiettivo quello di rendere le vacanze più sicure, almeno dal punto di vista contrattuale. I viaggiatori beneficeranno di diritti ampliati, maggiore chiarezza e minori sorprese. Gli operatori, dal canto loro, dovranno dimostrare maggiore trasparenza e reattività. Gli Stati membri avranno due anni per recepire le nuove regole e integrarle nelle leggi nazionali, inviando un chiaro messaggio: partire non deve più significare affrontare incertezze in caso di imprevisti.

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