Il conflitto che affligge il Medioriente ha raggiunto il giorno 654, con eventi drammatici che si susseguono a ritmo incessante. Nella striscia di Gaza, si è registrata un’altra tragica strage, con le persone in fila per ricevere aiuti umanitari che diventano vittime innocenti. Secondo le informazioni fornite da fonti ospedaliere, il bilancio delle vittime si aggrava, con almeno 105 morti accertati.
Operazioni di Israele e appello del Papa
Nel frattempo, le forze di Israele intensificano le loro operazioni sul terreno, emettendo un avviso di evacuazione per i palestinesi residenti nella zona sud-occidentale di Deir al-Balah. Questo sviluppo segna un ulteriore passo nella complessa e difficile situazione che caratterizza la regione. In questo contesto di violenza, il Papa Leone XVI ha lanciato un appello accorato affinché si fermi immediatamente “la barbarie della guerra”. Ha esortato la comunità internazionale a rispettare il divieto di punizione collettiva e a evitare l’uso indiscriminato della forza, oltre a condannare lo spostamento forzato della popolazione.
Situazione politica in Israele
In una nota politica, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha subito un’intossicazione alimentare, evento che ha comportato la cancellazione delle udienze del processo a suo carico, originariamente programmate per la settimana in corso. La situazione in Israele e Gaza continua a evolversi, con ripercussioni significative sia sul piano umanitario che politico.